As Roma, 5 consigli per vincere la Sindrome di Annibale in Champions

La ricetta per tornare leoni è dello psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Sant'Agostino di Milano

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As Roma, Champions League ecco consigli di Cucchi per superare sindrome di annibale

Avete mai sentito parlare della “Sindrome di Annibale”? Pare che colpisca le italiane impegnate nelle coppe europee. E allora ecco alcuni consigli, messi giù da un esperto, per superare la “malattia”. Rudi Garcia potrà quindi provare questa ricetta con la sua As Roma. E lo stesso farà la Juventus.

RICETTA – A dare i consigli è lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Sant’Agostino di Milano. Vediamo nel dettaglio cosa dice e che cosa suggerisce ai tecnici per motivare le squadre e superare quindi la fase difficile.

1) L’incoscienza porta lontano – «Ogni grande risultato, nella vita come nello sport, arriva grazie alla costanza e ai rischi che si corrono in vista di un futuro migliore. Dobbiamo spegnere per un attimo il cervello e buttarci nella giocata che può cambiare le sorti di una stagione, provare ciò che riteniamo impossibile e dare tutto nei novanta minuti: la vittoria è solo dietro l’angolo».

2) Se ce l’ha fatta Davide contro Golia – «La leggenda di un uomo che abbatte un gigante dovrebbe essere la bibbia delle squadre italiane che affrontano i migliori club a livello europeo. Il destino, gli episodi, la serata storta di un rinomato campione straniero, unite a una prestazione magistrale dei nostri giocatori, potrebbero riservare piacevolissime sorprese».

3) In alto i nostri cuori – «Liberiamo la mente, gonfiamo il petto, teniamo alto lo sguardo. Il nostro compito è quello di superare le epiche gesta di Annibale: risaliamo la penisola iberica, valichiamo le Alpi e, arrivati alle porte del nostro più grande sogno, diamo l’anima per conquistare il traguardo più ambito, la Coppa dei Campioni».

4) Viviamo l’oggi e scordiamoci il passato – «Dimentichiamoci di ieri, di domani e viviamo finalmente l’oggi. Le sconfitte del passato sono lontane, tutto ciò che conta è qui ed ora, hic et nunc. Con la mente libera dai retaggi del passato vincere sarà molto più semplice».

5) Giochiamo come sul campo dell’oratorio – «Recuperiamo quella tranquillità e quella sana passione agonistica che si respira sui polverosi campi dell’oratorio, senza farci ingannare dalle nostre aspettative, talvolta così elevate da schiacciare le nostre energie residue. Giochiamo e basta, fuoco alle polveri!».

 

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