Stamane gli agenti della polizia di Stato del commissariato Primavalle e i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Trastevere, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del tribunale di Roma, nei confronti di quattro persone, tre in carcere e uno ai domiciliari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di esercizio abusivo del credito, usura, estorsione e detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.
LE INDAGINI
Le indagini congiunte di polizia di Stato e carabinieri sono state condotte attraverso attività tecniche, dinamiche e accertamenti documentali, nell’ambito di due distinti procedimenti penali i cui esiti sono stati poi compendiati in un’unica richiesta di misura cautelare. Il materiale probatorio raccolto ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione dei delitti di usura, esercizio abusivo del credito ed estorsione.
MINACCE E VIOLENZE A PRIMAVALLE E MONTESPACCATO
Gli investigatori hanno documentato come un uomo, con la complicità di alcuni familiari e conoscenti, fosse dedito alla concessione di prestiti di denaro in contante, con l’applicazione di tassi aventi natura usuraia fino al 252% annuo nei confronti di almeno quaranta persone, tutte residenti nei quartieri di Primavalle e Montespaccato. In caso di ritardato o mancato pagamento delle rate, gli indagati passavano a minacce o violenze, anche fisiche, nei confronti dei debitori per costringerli a pagare il passivo.
L’OPERAZIONE DI OGGI
Nel corso delle indagini, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Trastevere e gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Primavalle sono arrivati anche a ricostruire le responsabilità del figlio del capo del sodalizio, per la realizzazione di una serra artigianale nella quale coltivava piante di marijuana. Nel corso dell’operazione di oggi, inoltre, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari, personali e veicolari a carico di altre sette persone che sono indagate per gli stessi delitti, ma in stato di libertà.