I Nuclei Antifrodi, in collaborazione con i Gruppi Carabinieri Forestali, a seguito di un’azione di monitoraggio nelle aziende avicole dislocate sul territorio nazionale, hanno proceduto al sequestro di 1.110.236 uova per mancanza di rintracciabilità.
Due persone sono state denunciate per frode nell’esercizio del commercio (art.515 c.p.), poiché sono state scoperte uova dichiarate mendacemente di provenienza italiana e altre di produzione biologica con data di deposizione diversa da quella reale.
Sono inoltre state riscontrate difformità e violazioni alle normative in materia di tracciabilità e contestate sanzioni per 10.000 euro, in quanto i prodotti risultavano carenti degli elementi utili atti a individuare la provenienza degli stessi, potendosi rilevare potenzialmente pericolosi alla salute.
L’attività nel comparto avicolo, a tutela del settore e dei cittadini, nel corso del corrente anno ha portato al sequestro di 2.087.391 uova. Si tratta di controlli straordinari, disposti dal comando carabinieri politiche agricole e alimentari a tutela del consumatore, inquadrati in un’ampia strategia di verifiche a garanzia del settore avicolo in ordine alle norme ed ai requisiti generali della legislazione alimentare, i nuclei antifrodi procedevano al sequestro di prodotti alimentari.