Nel corso dell’azione di controllo del territorio, prevenzione e repressione dei reati in genere, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, hanno rimosso numerosi ostacoli fissi e barriere di vario genere apposte da un sodalizio criminale, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti e operante nella zona conosciuta come il “Bar della Coltellata”. Durante alcuni sopralluoghi, gli investigatori avevano appurato che i “pusher” locali, che controllano la zona, avevano provveduto alla sostituzione di una porta in metallo relativa ad alcuni ex locali commerciali (utilizzati come deposito di droga per rifornirsi), nonché alla sostituzione della porta originaria di ingresso nella scala dove solitamente avviene lo spaccio, con una porta dotata di apposita “feritoia” e vetro a specchio, per permettere agli spacciatori di cedere le sostanze dall’interno della scala senza essere visti dall’esterno dalle forze dell’ordine. Inoltre, sui terrazzi relativi alla suddetta scala, erano stati apposti, alla porta in metallo di accesso agli stessi, dei “paletti” interni ed esterni, in modo tale da guadagnare la fuga e non permettere ai poliziotti di inseguire i malfattori. Dopo aver interessato l’ATER, proprietaria degli immobili in questione, si è provveduto, tramite personale specializzato da quest’ultimo ente inviato, al ripristino dello stato dei luoghi.
Durante un’altra operazione, presso lo stabile occupato dell’ex Penicillina sito in via Tiburtina 1040, dove dimorano abusivamente numerosi cittadini extracomunitari dediti alla vendita di sostanze stupefacenti, gli stessi investigatori hanno arrestato due spacciatori stranieri e li hanno anche denunciati per ricettazione.
M.S. e S.C.E., rispettivamente di 26 e 28 anni, avevano occupato una stanza al secondo piano dello stabile, con la porta costituita da una lamiera ondulata serrata da una catena con lucchetto, e lì ricevevano gli acquirenti. Il 28enne, vista la sua prestanza fisica, aveva anche la funzione di guardia del corpo e recupero crediti, in casi di mancati pagamenti della sostanza.
Quando gli agenti sono entrati nella camera, i due hanno cercato di fuggire ma sono stati prontamente bloccati.
Durante la perquisizione degli ambienti da loro occupati, sono stati trovati, sul letto, dentro un involucro tipo ovetto kinder, 16 dosi di cocaina; sotto al letto, all’interno di due borse, circa 300 grammi di marijuana; sul comodino, 4 bilancini elettronici di precisione con i piatti d’appoggio sporchi di cocaina, 80 euro, 41.500 Franchi Guineani, 20 Naira Nigeriani, tutti probabile provento dell’illecita attività; sul tavolo nel salone, dentro una scatola di cartone, circa 60 bustine di cellophane trasparente ed un rotolo di carta stagnola, usati per il confezionamento delle dosi, un agendina rossa del 2018 con nomi e cifre, un taglierino lungo 20 cm, di cui 8 di lama, sporco di hashish.
Inoltre, in vari luoghi del locale occupato dai due stranieri, gli investigatori hanno scovato 26 cellulari privi di sim card, materiale informatico di vario genere, un telefono di M.S. e tre di S.C.E., da loro utilizzati per l’attività di spaccio.