Rugby, Sei Nazioni: l’ascesa di Oliviero Fabiani. E il “ritorno” a Roma

Cresciuto a Ponte Milvio, ha giocato con Primavera e Lazio prima di approdare alle Zebre. Ora si prepara a vestire la maglia azzurra

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Oliviero Fabiani Sei Nazioni

Oliviero Fabiani è pronto a vestire la maglia dell‘Italrugby. Il giocatore delle Zebre è infatti tra i convocati dal ct azzurro Jacques Brunel per la squadra che sta preparando la sfida di sabato prossimo a Dublino contro l’Irlanda. Romano, nato e cresciuto a Ponte Milvio, Oliviero in questi giorni torna su quel campo dove tutto è iniziato.

La sua passione per la palla ovale è nata proprio sui campi dell’Acqua Acetosa  calcati sino al luglio 2014 con la maglia della Lazio. Tornarci ora con la casacca della Nazionale non deve essere stato facile e Oliviero ci racconta le sue emozioni su questi primi giorni.

«Si ho iniziato a giocare qui – commenta il giocatore – grazie ad Alberto Picci Bonavolontà, allenatore e padre del mio migliore amico che mi ha portato in campo a 5 anni e mezzo con la Primavera Rugby. Una passione nata quel giorno e mai passata».

«La mia carriera poi è proseguita con le giovanili sino ad arrivare a quelle della Lazio, con cui ho fatto due finali nazionali, entrambe perse. Poi sono passato in prima squadra – spiega Fabiani -. Debbo dire che fa strano entrare qui con la casacca della Nazionale, ma appena mi hanno visto erano tutti contenti. La notizia – continua Oliviero – mi è arrivata domenica dopo la partita con le Zebre. All’inizio ero nervoso per una partita che non era andata come speravo, questa convocazione in azzurro è stata il modo per ritrovare la felicità dopo una giornata non positiva».

«Victor Jimenez è stato tra le prime persone a farmi i complimenti, da oltre 10 anni mi segue, prima come allenatore delle giovanili della Lazio, poi in prima squadra proprio con la Lazio e adesso nelle Zebre. Lui è una persona a cui debbo molto, se sono cresciuto dal punto di vista del gioco lo debbo a lui».

Paolo Pizzi

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