Birra, musica e rugby al Gasometro. Nei primi due week end di novembre, dal 4 al 6 e dall’11 al 13, la Riva Ostiense ospita la prima edizione di Birrodotto, un “Beer Festival” che collega il mondo della birra e della cultura, nell’ottica di una valorizzazione del territorio. Un tempio del “nettare degli dei egizi” con oltre 150 tipologie di birre artigianali provenienti da tutta Italia.
Per la prima volta in assoluto, saranno protagonisti anche i “dotti” della birra del Cerb, Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia. Inoltre, durante il secondo weekend, Birrodotto sarà il luogo dove prepararsi insieme alla Federazione Italiana Rugby in un simbolico Capitan’s Run (preparazione e allenamento pre partita), organizzato in previsione dell’incontro del 12 novembre a Roma tra Italia e All Blacks. Un’occasione per condividere insieme, davanti a un boccale di birra, tutti quei valori che caratterizzano questo sport e che si connettono ai concetti di sostenibilità e del bere responsabile di Birrodotto.
Birrodotto è anche musica dal vivo, curata da Radio Rock, proiezioni di film sulla storia del rock, seminari e laboratori per avvicinarsi al mondo della birra in un’atmosfera di divertimento e convivialità. Non solo cultura, concerti e sport ma anche degustazioni, ristorazione e street food. Un luogo di incontro e di approfondimento a tutela del consumatore e della qualità del prodotto, oltre che un indotto di sostenibilità e di sensibilizzazione nei confronti dell’universo birraio, un settore in bilancio positivo e un patrimonio ricco di eccellenze.
Nelle sue numerose varietà, la birra è la protagonista incontrastata di questo beer festival romano. Un’alchimia di gusti e sentori: colori dorati, ambrati, sapori leggeri e delicati, corposi e robusti; dalle note più dolci a quelle più amare e preponderanti, dalle sfumature tostate ai sentori floreali, ma anche aromi fruttati, speziati fino ai profumi di caffè, cioccolato ed essenze erbacee e fresche. Decine di tipologie, dalle mille sfaccettature gustative e dai numerosi colori olfattivi che non lasceranno delusi appassionati e intenditori.
Nella logica della sostenibilità, all’entrata ogni visitatore riceverà un bicchiere di vetro serigrafato da 0,3 cl per le degustazioni. Il ticket d’ingresso alla manifestazione sarà di 5 euro.
La scelta del nome Birrodotto non è casuale: l’incontro con la birra, infatti, sarà “dotto”, proprio grazie alla presenza del Cerb, unico Dipartimento Universitario italiano che si occupa specificamente di ricerca sulla birra e, per la prima volta, diventa un autorevole protagonista di una manifestazione che vuole favorire la formazione specifica degli studenti e dei futuri tecnici del settore. Il Cerb non sarà presente solo per promuovere le sue attività e presentare i suoi corsi, ma anche per far avvicinare il pubblico al mondo della birra intesa come scienza. La logica del Cerb, sostenuta dal direttore Giuseppe Perretti, punta sulla ricerca, sulla consulenza tecnologica e sull’incremento occupazionale che il mondo della birra sta registrando in controtendenza ai dati del mercato del lavoro attuali. I birrifici indipendenti, infatti, visti anche i contenuti costi di investimento, stanno registrando una forte crescita e gli specialisti formati dal Cerb rappresentano i futuri addetti ai lavori in grado di sfruttare e valorizzare l’eccellenza della birra.
Non solo cultura, sport e birra, ma anche rispetto per l’ambiente e per il territorio. Riva Ostiense, sotto il Gasometro, è stata protagonista di una riqualificazione territoriale e inserita nel progetto di recupero della zona “Ostiense -Marconi”: il piano mira al recupero delle architetture industriali e al riutilizzo sostenibile di tali reperti, anche attraverso il coinvolgimento di eventi culturali che rendono queste strutture simboli di un cambiamento consapevole e accessibile della Roma moderna.
Messo in funzione per la prima volta nel lontano 1937, il Gasometro è uno dei reperti di archeologia urbana più suggestivi del ‘900 che ha simboleggiato una parte importante della storia italiana e romana dell’ultimo cinquantennio. Questo tratto della sponda del Tevere fu protagonista, all’inizio del ‘900, di una politica produttivo – industriale del quartiere Ostiense che permise la nascita di siti come Porto Fluviale con gli annessi Magazzini Generali, lo stabilimento del Gas, la Centrale Termoelettrica Montemartini, i Mercati Generali, il Consorzio Agrario. Un tempo su quelle sponde arrivavano i pescherecci e i rimorchiatori che risalivano il fiume dal mare. Le merci e le materie grezze venivano poi smistate alle fabbriche di zona e proprio lì viveva la Roma operaia, la più vera, che si contrapponeva a quella più borghese del centro.
Dalla fine del ‘900 questi imponenti “elefanti” industriali come il Gasometro, insieme alle aree annesse, sono stati completamente trascurati dalla politica urbanistica e usati per fini meramente speculativi.
Oggi il Gasometro si propone come teatro di eventi sostenibili in un percorso di rieducazione ambientale. Attraverso eventi culturali si cerca di recuperare l’area e di sottrarla al degrado educando i cittadini al rispetto e alla consapevolezza nell’ottica della sicurezza, della pulizia e del decoro civile. Iniziative come Birrodotto vogliono innestare un nuovo modo di fare cultura e intrattenimento: tramite la riconversione dei territori e il legame con il passato, si vuole analizzare la storia della città e fornire spunti di riflessione per il futuro e per i possibili cambiamenti.