Migranti via Ramazzini, Santori: “Dissenteria per ospiti nella tendopoli”

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La notizia è riportata ieri dal quotidiano on line ‘l’ultima ribattuta.it’ e riguarda  i disagi alla tendopoli della Croce Rossa che in via Ramazzini accoglie i migranti. Secondo le testimonianze di alcuni residenti poche sere fa molti profughi, dei quali non è ancora stato accertato  lo status di richiedenti asilo, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari dopo il pasto serale composto da alimenti  forniti dalla compagnia di navigazione Tirrenia. Cibi che avanzerebbero dai traghetti che fanno le rotte con la Sardegna e che, una volta prelevati dal porto di Civitavecchia, vengono portati in vari centri, tra cui quello di via Ramazzini. L’operazione è gestita dall’associazione “Pasto Buono di Qui Foundation” che è impegnata nel recupero delle eccedenze alimentati per 73mila pasti forniti oltre che nella tendopoli di via Ramazzini, al centro di accoglienza di Roma Tiburtina di Croce Rossa Italiana e alla Comunità di Sant’Egidio. Sempre secondo il quotidiano on line «questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Onlus ideatrice del progetto, la Croce Rossa Italiana e Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione. Il bar della stazione di Civitavecchia, che ha di recente aderito, offre invece colazioni dolci e salate.»   Nonostante tutte le buone intenzioni questi pasti avrebbero causato la dissenteria tra numerosi clandestini e profughi ospitati all’interno della tendopoli della Croce Rossa. Tra le cause non ci sarebbe la cattiva conservazione alimentare, ma l’errata impostazione di una dieta che viene imposta dalla somministrazione dei pasti avanzati dai traghetti. L’operazione gestita dalla Croce Rossa è finanziata con i contributi della Prefettura. A raccogliere la palla per la consueta e strumentale polemica antimmigrazione è Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio dei Fratelli D’Italia per il quale, se la notizia fosse confermata, chiede conto alla Asl Roma 3 di quali controlli abbia effettuato su questi cibi. E aggiunge  «ricordo a tutti che la tendopoli è stata montata nel cuore di due quartieri popolari e che a poche decine di metri sono presenti gli ambulatori sanitari della zona. Sono tutti interrogativi che necessitano di risposte immediate da parte del ministro dell’Interno Alfano che continua a giocare sulla pelle dei cittadini romani che subiscono questi centri di accoglienza e ora anche sulla salute dei clandestini».

Balthazar

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