Lazio, Milinkovic e Immobile stendono l’Atalanta. LE PAGELLE

Bergamaschi avanti con Petagna, biancocelesti con carattere ribaltano il risultato grazie alle reti del serbo e del bomber. Espulso Inzaghi, bene Patric e Radu, deludono Felipe Anderson e Bastos

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La Lazio continua la sua corsa alla Champions e supera in rimonta l’Atalanta. Biancocelesti che colpiscono un palo in apertura con Luis Alberto, ma vengono puniti da Petagna che gela Marchetti. Le aquile faticano, ma in pieno recupero di primo tempo trovano il pari grazie a Milinkovic Savic.

Nella ripresa, dopo un inizio frenato, Inzaghi torna alla difesa a quattro e i padroni di casa ritrovano se stessi. Immobile si conquista e trasforma il rigore decisivo. Biglia e compagni salgono a quota quaranta punti e restano attaccati al treno delle prime della classe che continuano a non perdere colpi.

LE PAGELLE

MARCHETTI 6 – Graziato in apertura da Gomez, non può nulla sulla conclusione di Petagna. Nella ripresa bravo sul Papu sotto misura.

BASTOS 5.5 – Alterna buone cose a qualche errore di troppo. Nel primo tempo Gomez gli sfugge in un paio di circostanze, ma poi riesce a prendere il tempo al giocatore più pericoloso degli ospiti. In occasione del gol bergamasco, scala non vedendo il rientro di Felipe Anderson e permette a Petagna di insaccare. Avrebbe sulla testa la palla del 3-1 su calcio d’angolo, ma colpisce malissimo. Da rivedere.

DE VRIJ 6.5 – Elegante, puntuale e presente. L’olandese è una certezza e anche oggi non fa eccezione.

RADU 6.5 – In questa stagione è rinato. Erano anni che non lo si vedeva giocare così bene per tante partite di seguito. Un avvio difficile, ma un secondo tempo assolutamente maiuscolo.

FELIPE ANDERSON 6 – Da esterno basso di centrocampo soffre. Non sembra essere il suo ruolo preferito, sbaglia passaggi semplici. È insicuro e perde la serenità che lo contraddistingue quando, invece, gioca più avanzato. Con il ritorno alla difesa a quattro cresce, ma non è nelle sue giornate migliori.

BIGLIA 6.5 – Porta ordine e recupera una miriade di palloni, ma soffre l’aggressività avversaria. Non tira quando Felipe Anderson gli offre una palla da calciare di prima intenzione. Da lui ci si aspetta sempre il massimo, ma siamo in crescita rispetto a una settimana fa.

PAROLO 6 – Meno brillante che in altre circostanze. Generoso nelle sovrapposizioni, ma qualche appoggio sbagliato di troppo incidono sul suo voto.

LULIC 6 – Corre, pressa e prova la conclusione verso la porta. È ovunque, ma difetta troppo e spesso di precisione. Mezzo voto in meno per l’ammonizione per proteste che lo costringerà a saltare la gara con la Juve.

MILINKOVIC SAVIC 7 – Il migliore in assoluto. Una gara mostruosa del centrocampista serbo che ha il dominio assoluto della metà campo avversaria. Lotta su ogni palla e con uno splendido colpo di testa riporta in parità la Lazio. Nella ripresa giganteggia, ma si divora in due occasioni la rete della sicurezza.

LUIS ALBERTO 6 – Un passo avanti rispetto a Crotone, colpisce un palo in apertura, poi è un po’ troppo timido.

PATRIC 6.5 – Cambia con il suo ingresso la partita con il ritorno alla difesa a quattro. Spinge e diventa un’ala aggiunta sulla destra. Carattere e personalità al servizio di Inzaghi.

IMMOBILE 7 – Un attaccante a tutto campo che si muove su tutto il fronte offensivo. Mette in crisi la difesa orobica e si conquista un rigore con personalità. Con carattere si presenta sul dischetto e non lascia scampo a Berisha. Undici gol in campionato e nessuna voglia di fermarsi, forza Ciro!

INZAGHI 6.5 – Non indovina la partita. La scelta del 3-4-2-1 lascia più di qualche dubbio con la squadra apparsa subito lunga e sbilanciata. Viene espulso per proteste e lascia il posto in panchina a Farris, continuando a dire la sua da dietro le quinte. Torna sui suoi passi con l’inserimento di Patric e cambia il match. Toglie Felipe Anderson per Wallace quando il brasiliano avrebbe potuto fare male negli spazi lasciati dall’Atalanta. Il suo più grande merito è quello di aver creato una squadra unita e compatta che mette il cuore oltre le difficoltà. Quaranta punti in classifica sono tanti e adesso, con il mercato ancora aperto, si può pensare anche a un posto in Champions.

Antoniomaria Pietoso

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