Fortunata di Sergio Castellitto, a Cannes premiata Jasmine Trinca

Miglior attrice con questo ruolo di una parrucchiera 30enne che cresce da sola una figlia e sogna di aprire un negozio

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FORTUNATA di Sergio Castellitto è nelle sale italiane dal 20 maggio ed è stato presentato al festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Molto apprezzata Jasmine Trinca, a cui è andato il premio come miglior attrice. Riconoscimento dedicato alla madre e alla figlia.

FORTUNATA – LA STORIA

Il film FORTUNATA è stato scritto da Margaret Mazzantini, e narra la storia di una 30enne parrucchiera, una donna dalla vita affannata, una bambina di otto anni, un matrimonio fallito alle spalle, ma determinata nel conquistare il proprio sogno: aprire un negozio di parrucchiera nel tentativo di conquistare la sua indipendenza e il diritto alla felicità.

Lei fa la parrucchiera a domicilio, parte dalla periferia dove abita, attraversa la città, entra nelle case benestanti e colora i capelli delle donne. Fortunata combatte quotidianamente con determinazione per conquistare il proprio sogno. Sa che per arrivare fino in fondo bisogna essere fermi: ha pensato a tutto, è pronta a tutto, ma non ha considerato la variabile dell’amore, l’unica forza sovvertitrice capace di far perdere ogni certezza.

Anche perché, forse per la prima volta, qualcuno la guarda per la donna che è e la ama veramente.

IL CAST

Nel cast anche Stefano Accorsi, Alessandro Borghi, Edoardo Pesce, la piccola Nicole Centanni ed Hanna Schygulla. Il film é una produzione Indigo Film con HT Film e Alien Produzioni, e sarà distribuito da Universal Pictures.

Così il regista vede la sua protagonista: «Fortunata è un aggettivo qualificativo femminile singolare. Ma è anche il nome di una donna. E soprattutto un destino. E non è detto che quel destino uno se lo meriti. Ci sono uomini in questa storia che non sono d’accordo sulla felicità di Fortunata. Vedremo…».

«Ogni personaggio di questa storia – conclude – è portatore di un destino, personalissimo eppure, credo, riconoscibile da tutti. E certamente umanissimo».

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