Una maxiperizia in grado di ricostruire la dinamica dei fatti e la natura di un rumore che si sente in un registrazione audio inserita nel fascicolo dibattimentale. E’ la richiesta fatta oggi ai giudici d’appello dal pg Pietro Catalani nell’ambito del processo di secondo grado nei confronti dell’agente della polizia che all’alba del 30 luglio 2011 sparo’ e uccise B.B. nel corso di un inseguimento sul Gra di Roma: il giovane fuggiva dalla polizia chiamata dalla ex fidanzata che l’accusava di stalking.
I giudici si sono riservati di decidere alla prossima udienza, fissata fra due settimane. In primo grado fu assolto, con la formula ‘perche’ il fatto non costituisce reato’, avendo ritenuto il giudice monocratico che quell’azione era stata “adeguata e proporzionata” all’ “entita’ della situazione”. La richiesta del Pg si instaura sulla nuova normativa che dispone che, nel caso di appello del pubblico ministero contro una sentenza di proscioglimento per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa (la scorsa udienza il Pg aveva chiesto di ribaltare quella decisione con la condanna a un anno e mezzo di reclusione per omicidio colposo), si debba disporre la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale. La parte civile – rappresentata – pur insistendo sulla richiesta di dichiarazione di nullita’ della sentenza di primo grado con restituzione degli atti al pm – si e’ dichiarata remissiva quanto alle richieste del Pg, chiedendo inoltre l’audizione del maggiore del Ris che fece in primo grado una perizia balistica. La difesa, con l’avvocato Giampiero Mendola, ha valutato non utile l’effettuazione di una perizia, rimettendosi alla decisione della Corte sull’ audizione chiesta.