MotoGP, Dovizioso riaccende il Mondiale nel giorno della crisi nera della Yamaha

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Festa in casa Ducati per la vittoria di Dovizioso (Foto Ducati per gentile concessione)
Festa in casa Ducati per la vittoria di Dovizioso (Foto Ducati per gentile concessione)

Andrea Dovizioso ce l’ha fatta: chiamato a compiere una missione apparentemente impossibile, il pilota della Ducati è riuscito a conquistare un successo sensazionale a Sepang, riaprendo i giochi mondiali, grazie al quarto posto di un Marc Marquez in evidente difficoltà sul tracciato malese.

Il tutto condito dal secondo posto di Jorge Lorenzo per una doppietta totalmente in rosso, anche se su di essa incombe l’accusa da parte dei detrattori dei giochi di scuderia imposti allo spagnolo, che dopo aver condotto a lungo la gara in testa avrebbe lasciato passare il compagno di squadra nelle tornate finali, simulando uno sbaglio.

Lorenzo ha smentito di fronte alle telecamere l’ipotesi, affermando di aver regalato ad Andrea l’occasione di superarlo con un vero errore, frutto di una sua distrazione, e di aver ignorato le segnalazioni del team, in particolare quella misteriosa “Mappatura 8” comunicata all’ex campione del mondo attraverso il display presente sul suo cruscotto, poiché troppo concentrato sulla sua guida sotto la pioggia.

Tuttavia, in molti ritengono che Jorge in realtà avrebbe agito per il bene della squadra, e che si sarebbe lasciato sorpassare di proposito da Dovizioso, in lizza per il campionato. Tale possibilità non scandalizza più di tanto l’ambiente della MotoGP, nemmeno Marquez, che nelle interviste post-gara ha detto che lui avrebbe fatto la stessa cosa se fosse stato al suo posto.

Da segnalare la terza posizione di Johann Zarco sulla Yamaha Tech 3, autore di una corsa magistrale, che sottolinea al contempo i limiti del team ufficiale della casa giapponese, che non ha fatto meglio del settimo posto con un Valentino Rossi ormai totalmente proiettato in ottica 2018.

La vittoria porta Dovizioso a -21 punti dal leader della classifica piloti, dandogli l’opportunità di poter ancora lottare per il titolo a Valencia. Sembra ci siano, comunque, ben poche speranze per l’asso italiano, visto il ritardo rispetto a Marquez, ma mai dire mai, perché la MotoGP è sempre pronta a regalarci sorprese.

Simone Pacifici