Nelle scuole del Lazio sono l’87,03% i bambini di 5-6 anni in regola con le vaccinazioni ed e’ del 96,08% la percentuale di copertura a 48 mesi, secondo quanto registrato dall’osservatorio dell’Anp Lazio ‘Osservare oltre’ sugli ultimi dati disponibili elaborati dalla Regione. E con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno ci sono ancora i certificati delle Asl, le autocertificazioni e le ipotetiche classi protette ad attendere i dirigenti. Questioni da affrontare pero’ con una certezza in piu’, arrivata direttamente dal Miur: sull’autocertificazione nessuna responsabilita’ per i dirigenti scolastici, saranno le famiglie a risponderne, assumendosi la responsabilita’ di questo atto. A garantirlo e’ stato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nel corso di un incontro con i sindacati lo scorso 23 agosto. “Il chiarimento di Bussetti sulla responsabilita’ dell’autocertificazione ci ha sollevato, perche’ all’inizio si pensava che dovesse ricadere tutto su noi dirigenti- dichiara all’agenzia Dire Rosamaria Lauricella, ds dell’istituto comprensivo G.B. Valente di Roma- La posizione di inizio agosto dell’Anp era da condividere nella misura in cui mirava a chiarire cio’ che ognuno doveva fare”. Piena sintonia col ministro, quindi, perche’ “sulle autocertificazioni la responsabilita’ deve essere assunta da chi le fa, non possiamo risponderne noi dirigenti”. Una possibilita’ che e’ stata accolta dal plauso di alcuni presidi: “È rasserenante per i dirigenti scolastici, che si sono trovati a ricoprire un ruolo non proprio- spiega alla Dire Brunella Maiolini, ds dell’istituto comprensivo Claudio Abbado di Roma- Mandare via un bambino oltre ad essere odioso e’ una cosa inutile, perche’ i bambini dell’infanzia e delle primarie vivono gli stessi ambienti scolastici. Che senso ha mandare via un bambino non vaccinato dell’infanzia quando magari resta un bambino nella stessa situazione che pero’ frequenta la primaria? Il ruolo dato alla scuola in questo senso e’ stato improprio”.