Roma, chiusi diversi esercizi per motivi di ordine pubblico e carenze igienico sanitarie

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Sono continuati anche nelle ultime settimane i controlli straordinari di polizia amministrativa disposti dal Questore di Roma nel quartiere Pigneto e nell’intera zona di pertinenza del Commissariato Porta Maggiore. Agenti del Commissariato unitamente ad Ispettori della  Asl RmC, hanno effettuato mirate ispezioni presso numerosi esercizi pubblici e attività commerciali, riscontrando numerose violazioni delle norme sul collocamento dei lavoratori, nonché, su quelle in materia igienico sanitaria e nella  disciplina di esercizio in genere.
Nel particolare, due locali di commercio e macellazione carni, vendita generi alimentari e gastronomia, ubicati in via Ascoli Piceno, gestiti da cittadini del Bangladesh, hanno subìto l’immediata sospensione dell’attività, ad opera di personale del Servizio Ispettivo degli Alimenti di Origine Animale dell’Asl RmC,  a causa delle gravi carenze igienico sanitarie riscontrate (presenza di insetti e sporcizia diffusa). Analogamente, due esercizi di “ristorazione cinese” sono stati sottoposti a chiusura per la numerosa presenza di insetti e blatte nelle aree di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande.
I titolari sono stati anche denunciati all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, poiché nel corso dell’ispezione venivano identificati lavoratori cinesi clandestini, sprovvisti di titolo di soggiorno sul territorio nazionale. Nei confronti dei titolari si procedeva penalmente anche per frode in commercio, per avere somministrato alla clientela, spacciandoli per freschi, prodotti in realtà congelati e comunque difformi da quelli indicati nei listini; agli stessi venivano contestate violazioni amministrative per trasgressioni alle norme di esercizio per un importo complessivo di euro 24.000,00.
Inoltre, ben quattro esercizi pubblici (bar, pub e mini market) hanno subìto provvedimenti di chiusura (sospensione della licenza da 7 a 45 gg.) con provvedimento emesso dal questore di Roma (ex art. 100 TULPS) per motivi di ordine pubblico, in quanto frequentati abitualmente da persone pregiudicate e pericolose e ritenuti, in riferimento a quanto accertato al loro interno, luoghi pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
In particolare, all’interno di un Bar, con l’ausilio di unità cinofile, si rinvenivano sostanze stupefacenti, mentre alcuni avventori, venivano sorpresi in stato di ubriachezza provocata dall’indebita somministrazione di alcool da parte degli stessi gestori.
Proprio al fine di contrastare fenomeni di degrado legati allo smodato consumo di alcool sono stati effettuati specifici servizi, volti a garantire l’osservanza dell’ordinanza comunale c.d. antialcool, per effetto dei quali sono state elevate numerose sanzioni amministrative, sia nei confronti di gestori di pubblici esercizi che di consumatori, per un importo pari ad euro 2.600,00.
Nel periodo estivo, solo nell’area del quartiere Pigneto, sono stati chiusi temporaneamente, con sospensione delle relative licenze, ben 15 locali, di cui 8 per motivi igienico sanitari e 7 per motivi di ordine e sicurezza pubblica (art. 100 TULPS), nonchè elevate sanzioni per illeciti amministrativi, per un importo totale di euro 80.000,00.

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