Affollata Commissione Congiunta Bilancio e Sport lo scorso mercoledì. All’ordine del giorno la situazione di morosità degli impianti sportivi comunali che hanno fruito dei finanziamenti dell’Istituto per il Credito Sportivo. Erano presenti in audizione il Commissario Straordinario del Credito Sportivo insieme al Dott. Floreale e all’Avv. Musto, sempre del Credito Sportivo con un gran numero di consiglieri comunali e un rappresentante dell’avvocatura capitolina.
Dalla loro relazione è emerso che il Comune di Roma, in quanto garante al 100% dei mutui concessi, è esposto a causa di situazioni di sofferenza per circa 23.000.000€ relativi a 50 finanziamenti concessi negli anni alle società concessionarie per la costruzione o per l’ammodernamento degli impianti. La banca si è detta disponibile a rivedere le condizioni dei finanziamenti attraverso una rinegoziazione dei tassi di interesse talvolta eccessivi e l’allungamento del piano di ammortamento. Singolare la giustificazione dei tassi elevati da parte dei funzionari del Credito Sportivo causata, a loro avviso, dall’elevato rischio del finanziamento e l’affermazione che , nel tempo, si è creato un effetto “domino” tra i concessionari che li ha portati al non pagamento delle rate per forzare la mano al Comune ed ottenere l’allungamento della concessione.
Affermazioni molto gravi se non corroborate da una documentata spiegazione di una situazione che rischierebbe comunque di ricadere sulle tasche dei contribuenti. I consiglieri comunali presenti hanno preso l’impegno ad affrontare la questione del prolungamento della garanzia fideiussoria del Comune (come d’altronde già avvenuto per i Punti Verdi qualità) necessaria all’allungamento del piano economico-finanziario. Lo scopo possibile sarebbe il puntuale pagamento delle rate di mutuo studiando le situazioni caso per caso ciò per dare continuità all’importante servizio pubblico che tali strutture erogano quotidianamente. Nel frattempo gli interessi sul debito aumentano con evidenti rischi per i Comune che ha prestato la fideiussione.
Andrea Ciabocco