Traffico di narcotici: fermata una banda a Civitavecchia

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Nelle prime ore di oggi i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, con la collaborazione dei Militari del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma – Santa Maria di Galeria hanno dato esecuzione a un Provvedimento Cautelare emesso dal GIP di Civitavecchia nei confronti di 8 persone, M.S. di 27 anni, A.C. di 26 anni, A.B. di 33 anni, M.M. di 41 anni, M.C. di 26 anni, E.R. di 30 anni, P.C. di 49 anni e A.B. di 46 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, di detenzione ai fini di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività è scaturita dalle indagini condotte tra il settembre del 2015 e i primi mesi dell’anno in corso dai militari della Stazione Carabinieri di Civitavecchia, che partendo dalle informazioni raccolte nel corso di servizi di controllo del territorio, avevano portato alla luce l’esistenza di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina, nei quartieri dei locali e della movida cittadini.

Le successive indagini, svolte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, localizzazione gps, servizi di osservazione e controllo, riprese foto e video e assunzione di persone informate sui fatti, sotto il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli 8 indagati facenti parte del sodalizio, in cui M.S. dava disposizioni ai suoi sodali su come gestire l’attività di spaccio al dettaglio, che avveniva perlopiù in orario serale all’interno dei locali della movida, previo acquisto dello stupefacente nel quartiere San Basilio di Roma, riscuotendone quotidianamente i proventi, e permesso alla Stazione di Civitavecchia di redigere un’articolata informativa richiedendo l’emissione delle misure cautelari in capo agli stessi.

I soggetti, nel tentativo di sfuggire alle indagini, utilizzavano termini criptici per indicare le quantità di stupefacente da acquistare, da cedere o cedute e i relativi proventi, facendo riferimento a bevande alcoliche o a presunte cene da svolgersi o già svolte, in cui il numero dei partecipanti stava a indicare i quantitativi o le dosi di cocaina. I riscontri dell’illecita attività eseguiti dai militari della Stazione di Civitavecchia nel corso delle indagini hanno però consentito di decifrare il codice utilizzato dai malviventi, consentendo di riscontrare ogni attività di acquisto e cessione di stupefacente eseguito utilizzando linguaggio criptico.

Inoltre nel corso dell’attività investigativa erano state denunciate, in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 8 persone, e segnalate al Prefetto in via amministrativa, quali assuntori di stupefacenti, 5 persone, con il recupero di circa 50 gr. di cocaina, già suddivisi in dosi pronte per lo spaccio o appena cedute.

Il GIP presso il Tribunale di Civitavecchia, accogliendo le richieste avanzate dal Puibblico Ministero Dott. Lorenzo Del Giudice, ha emesso il provvedimento cautelare eseguito oggi, che vede i soggetti indagati per complessivi 22 capi di imputazione, e che prevede:

  • la Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di S.M., presunto capo del sodalizio;
  • gli Arresti Domiciliari per A.C., A.B. e M.M.;
  • l’Obbligo di Dimora per M.C., E.R., P.C. e A.B.

Tra i soggetti sottoposti alla misura vi sono gli appartenenti a un’intera famiglia composta da padre, madre e figlio, abitante in un quartiere popolare della città, i quali insieme eseguivano attività di acquisto, taglio, confezionamento e spaccio dello stupefacente.

Nel corso delle perquisizioni eseguite, oltre che presso le abitazioni dei soggetti sottoposti a misura, anche a carico di altre 4 persone emerse nel corso dell’attività di indagine, sono state rinvenute e sequestrate alcune decine di grammi di cocaina e denaro contante verosimile provento dell’attività di spaccio e, presso l’abitazione di uno di essi, è stata ritrovata una serra artigianale con luci alogene e vasi contenenti due piante di marijuana.

I soggetti, esperite le formalità del caso, sono stati condotti presso il proprio domicilio ad eccezione di M.S. che, colpito dalla più grave misura della Custodia Cautelare in Carcere, è stato associato alla Casa Circondariale di Civitavecchia, per rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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