Cinque domande a Margherita Tassitano candidata sindaco di Patto Civico

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Oggi intervistiamo la dottoressa Margherita Tassitano, candidata sindaco di Patto Civico. E’ un debutto in politica dalla porta principale per la commercialista del Sasso, che si presenta e risponde alle nostre cinque domande:“Sono una libera professionista da quasi 30 anni. Nel lavoro spesso mi sono scontrata con iter burocratici e pratiche farraginose che potevano e possono ancor oggi diventare più snelle e facili. Penso di poter dare un contributo a questa città per far si che ogni atto dell’amministrazione diventi più trasparente, semplice e rapido al fine di ottenere servizi più efficienti ed economicamente vantaggiosi per l’intera collettività. Fare politica non deve essere un lavoro a tempo indeterminato, bensì un intervallo della propria vita lavorativa, durante il quale si deve mettere a disposizione della collettività la propria esperienza”. Ed ora continuiamo con le nostre cinque domande

 

E’ la prima volta che nella storia amministrativa di questo Comune ci sono candidate a sindaco donne e addirittura più di una, che valore ha questa scelta di genere?

Per la politica è sicuramente un grande valore aggiunto, ma non perché siano più capaci rispetto a un uomo, bensì perché fare politica per una donna può essere solo una scelta di vita, visto che si tratta di un impegno che ruba tempo alla famiglia ed è sicuramente intrapreso nell’interesse della comunità allargata.

La politica impegna moltissimo, anche la vita privata. Le donne che scelgono di fare politica non rinunciano comunque ad essere compagne, madri, mogli, sono consapevoli di aver fatto una scelta difficile, di rinunce, di tempo rubato alla famiglia, oltre a dover superare i pregiudizi cercando di dimostrare di essere più brave degli uomini con gli stessi incarichi di responsabilità.

 

 

Agricoltura, Turismo e Urbanistica: come vede la Cerveteri del futuro?

La Cerveteri del futuro la immagino una città con un’economia costruita intorno ad un turismo balneare, culturale, termale, sportivo, naturale, agroalimentare, enogastronomico, congressuale, verde, scolastico, religioso, meta ideale per anziani, disabili, ragazzi di tutte le fasce di età e certamente anche luogo ideale per far vivere bene le famiglie.

 

 

Parliamo delle periferie ceretane?

Io vivo in periferia e nella mia zona, negli ultimi 10 anni, non c’è stato alcun intervento da parte dell’amministrazione. Tutte le periferie lamentano un abbandono totale. I servizi sono incapaci di sostenere l’incremento della popolazione, i disservizi ripetuti e mai risolti sono all’ordine del giorno. Basti pensare al problema idrico, al problema delle strade, alla mancanza di luoghi di aggregazione per la pratica di sport, per gli anziani, per i ragazzi, per i disabili, alla raccolta differenziata che non decolla, alla crescita esponenziale di nuovi poveri, alla mancata manutenzione dei cimiteri ed altro ancora.

 

 

L’Amministrazione uscente vuole privatizzare i cimiteri, Lei cosa ne pensa?

Sono fermamente contraria alla privatizzazione dei cimiteri. Comporterebbe sicuramente costi più elevati e disagi, vista l’area indicata dal Comune per la realizzazione del 5° cimitero. Sono favorevole all’ampliamento dei cimiteri esistenti, alla loro manutenzione costante, oltre ad interventi come l’esumazione dei defunti da più di 30 anni, per poter aumentare la disponibilità dei loculi.

 

Spiagge di Campo di Mare: solo una questione tra privati?

Assolutamente no. Serve un intervento del Comune. Non è pensabile che l’Amministrazione non si attivi per difendere il suo territorio e lasci la questione ai privati. Perché l’Amministrazione non ha tutelato gli imprenditori, gestori degli stabilimenti balneari, ai quali per decenni è stato dato il diritto di concessione delle aree, identificate come demaniali? Il compito dell’amministrazione è quello di trovare una soluzione mediante lo studio di un iter burocratico e giuridico, che metta fine ad una situazione annosa come questa.

Alberto Sava

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