Cerveteri, Ramazzotti: «Castel Santangelo come Hiroshima»

Ieri delegazione istituzionale col consigliere, il vicesindaco Zito e il maggiore della protezione civile Trionfo nel comune marchigiano raso al suolo dal terremoto

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di ALBERTO SAVA

Nella giornata di giovedì una delegazione ufficiale del comune di Cerveteri, composta dal vice sindaco Giuseppe Zito, dal maggiore della Protezione Civile comunale Gino Trionfo e dal consigliere comunale Lamberto Ramazzotti, ha visitato Castel Santangelo sul Nera, uno dei piccoli comuni marchigiani, completamente raso al suolo dall’ultimo terremoto registrato nel triangolo Lazio, Umbria e Marche.

LA LETTERA

La delegazione ceretana, prima di partire, aveva ricevuto dalla preside della scuola media di Cerveteri Salvo D’Acquisto, la dottoressa Ceccarelli, una commovente e intensa lettera da trasmettere alla preside della scuola media di Castel Santangelo. La missiva è stata scritta dai ragazzi della media ceretana, per i coetanei colpiti dal terremoto.

COME HIROSHIMA

«Castel Santangelo, sembra Hiroshima dopo l’esplosone della bomba atomica – dichiara il consigliere Ramazzotti, il quale, per altro, ha avuto la sua casa di Visso fortemente danneggiata – i paesi sul Nera, come la valle, non credo abbiamo più un futuro. A Visso non v sono più bar, attività commerciali di alcun genere, ed è tutto distrutto. Intorno a noi – conclude Ramazzotti – solo distruzione, poliziotti e pompieri».

L’INCONTRO COL SINDACO FALCUCCI

Il vice sindaco Zito per il Comune, e il maggiore Gino Trionfo, in rappresentanza della Protezione Civile comunale, hanno incontrato il sindaco di Castel Santangelo, Mauro Falcucci. «Ho appena incontrato il sindaco, perché tantissime persone di Cerveteri sono originarie dei centri della Valnerina, e qui hanno mantenuto la casa della famiglia di origine. Al sindaco Falcucci ho trasmesso il messaggio di solidarietà che mi è stato affidato da tutta Cerveteri, ed ho dato la massima disponibilità dell’Amministrazione comunale per gli aiuti possibili. Il sindaco di Castel Santangelo ha ringraziato, ma nel contempo ha anche aggiunto che i danni provocati dal terremoto non riguardano solo gli edifici, ma anche il sottosuolo. L’ultimo sisma potrebbe aver intaccato le falde acquifere, perché affiora acqua ovunque, ed è difficilissimo riuscire a reperire le aree dove collocare le casette mobili, per consentire alla gente della valle di far ritorno da Pescara e Iesi, dove sono sfollati in questa fase». Al termine dell’incontro, il sindaco di Castel Santangelo ha comunicato che richiederà il supporto della Protezione Civile di Cerveteri per la logistica, quando arriveranno le casette mobili. «A Castello, Visso ed Ussita – conclude Zito – non vi sono più bambini e ragazzi, vanno tutti a scuola a Camerino, e alla preside della scuola Media di Camerino abbiamo consegnato una lettera di solidarietà e parole di affetto indirizzata a tutti gli studenti della Media della Valnerina».

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