Tra le prime città italiane a proporre una disciplina per i mercati agricoli, Roma Capitale ha approvato il Regolamento Farmer’s Market.
Dopo anni di attesa, finalmente regole chiare a tutela delle attività degli operatori di filiera romani e laziali. Una svolta fondamentale per la vendita diretta, all’insegna della trasparenza.
Il provvedimento, proposto dalla Giunta capitolina e approvato dall’Assemblea, anche recependo le osservazioni dei Municipi, consentirà l’apertura dei mercati contadini riservati alla vendita di prodotti agricoli del territorio, con particolare riguardo per la qualità, la filiera corta e a ridotto impatto ambientale, l’origine e la tracciabilità delle produzioni.
E ancora: punti chiave del Regolamento, l’attenzione alla stagionalità, alla diffusione di una cultura delle eccellenze locali, e ai progetti finalizzati alla realizzazione di servizi per le comunità locali, con caratteristiche di sostenibilità e inclusività per categorie svantaggiate.
Per la gestione dei mercati – che potranno essere istituiti in immobili o aree di proprietà comunale – sono previste due tipologie di bando: la prima riservata ai singoli imprenditori, la seconda a raggruppamenti di agricoltori.
Criteri precisi anche per la partecipazione ai bandi dei soggetti gestori di raggruppamenti, individuati mediante un avviso pubblico che specificherà proposta e durata della Convenzione, numero di posteggi, ubicazione del mercato e canone da versare all’Amministrazione.
Il tutto, secondo un criterio di premialità che assegna punteggi ai partecipanti in possesso delle seguenti caratteristiche:
– “Territorialità” e filiera corta;
– “Titoli e Certificazioni Aziendali”, stabiliti in termini di qualità dei prodotti (DOC, IGP, DOP) e tipologia dei progetti presentati, quali ad esempio quelli di educazione ambientale e alimentare;
– “Rappresentatività del raggruppamento”, intesa come la capacità di esprimere la più ampia gamma di prodotti garantiti dagli imprenditori agricoli;
– “Proposta di organizzazione del mercato”, vale a dire la progettazione complessiva dell’attività del mercato.
– “Sistema di controllo” per verificare origine e tracciabilità dei prodotti.
Controlli periodici da parte dell’Amministrazione accerteranno il rispetto di tracciabilità, regole di trattamento e confezionamento, criteri igienico-sanitari indicati nel Regolamento, pena la sospensione o la revoca delle concessioni, a seconda dei casi. Inoltre non sarà consentita la partecipazione a operatori che risultino morosi, oppure che abbiano contenziosi giudiziari pendenti, nei confronti di Roma Capitale.
“Chiarezza e trasparenza, ma anche tracciabilità, stagionalità e attenzione al consumatore. Roma è fra le prime città italiane a dotarsi di un Regolamento dei mercati riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli. Uno step fondamentale per la Capitale, che accanto al suo patrimonio artistico-culturale, vanta un’estensione di 128.500 ettari di verde, tanto da essere il più grande comune agricolo europeo. Innovazione e territorialità a tutela dell’ambiente, per portare finalmente la campagna in città e riscoprire l’aspetto più tradizionale della spesa come occasione di socialità”, dichiara la Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi.
“Questo provvedimento rappresenta un importante punto di svolta nella disciplina di settore, a tutto vantaggio dell’economia locale e delle tipicità territoriali. Diamo nuovo respiro alle oltre 98.000 imprese regionali, 2600 delle quali romane, valorizzandone l’eccellenza e l’unicità. I Farmer’s Market ristabiliscono il rapporto diretto tra produttore e consumatore, garantendo la qualità del cibo fresco e locale”, conclude l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni.