Emergenza cinghiali a Formello

Il sindaco Celestino scrive al prefetto di Roma per trovare una soluzione

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È allarme cinghiali a Formello. Negli ultimi tempi, infatti, la presenza di branchi di cinghiali nel centro urbano è aumentata pericolosamente. Un’emergenza che ha spinto il sindaco di Formello, Sergio Celestino, a inviare una lettera al prefetto di Roma, Paola Basilone, chiedendo un incontro tra tutti i soggetti coinvolti dalle vigenti normative nel controllo della fauna selvatica, con particolare riferimento ai casi in cui la presenza di quest’ultima riguardi i centri abitati. L’attuale normativa, secondo il Sindaco, rende di fatto inattuabili gli interventi di cattura all’interno dei centri urbani.

L’INTERVENTO DEL SINDACO CELESTINO

«Ho scritto al Prefetto di Roma perché la presenza dei cinghiali nelle zone urbane sta diventando un vero problema – ha spiegato il sindaco Celestino – L’avevo già fatto, nei mesi scorsi, sia con la Città Metropolitana (senza ricevere risposta), sia con la Regione Lazio. Cattura, sedazione e trasporto degli animali in altro luogo sono diventati praticamente impossibili, e la confusione normativa regna sovrana; ognuno addossa all’altro responsabilità e competenze». «Nel Comune di Formello – si legge nella lettera – vi sono ripetute segnalazioni di branchi di cinghiali che frequentano ormai abitualmente luoghi pubblici quali giardini, vie, cortili scolastici, con grave rischio per la sicurezza della popolazione, in particolare dei bambini, e conseguente allarme sociale.

APPELLO ALLA PREFETTURA

Mi rivolgo alla Prefettura perché, a seguito del riordino delle funzioni inerenti la caccia e la gestione della fauna selvatica in caduta delle innovazioni legislative nazionali (L.56/2014) e regionali (L.R.17/2015), non ancora perfezionato, ho potuto sperimentare una ulteriore confusione sulla ripartizione delle competenze tra i numerosi soggetti coinvolti (Regione, Città Metropolitana, ASL, Polizia Provinciale, ATC, ecc.), specie quando la necessità di cattura, sedazione, trasporto e soppressione/macellazione oppure trasferimento degli animali origina non da sovrappopolazione in ambienti naturali, ma da sconfinamenti in contesti urbani; incertezza tale da rendere, di fatto, inattuabili i provvedimenti di ordinanza sindacale». «Confido – ha concluso il sindaco – nel Prefetto per una soluzione positiva in tempi rapidissimi. Se la soluzione fosse stata semplice avremmo già provveduto: grazie alla burocrazia, quella dei cinghiali sta diventando un’emergenza in tutto il territorio regionale».

L’articolo in versione integrale sulle pagine del Giornale della Provincia di lunedì 17 ottobre

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