di ALESSANDRO DEPETRO
Era scappato a New York con l’aiuto della madre, trovando ospitalità da alcuni parenti. Una fuga precipitosa messa in atto, secondo gli inquirenti, per sottrarsi alla sua cattura. Marco, 19 anni, incensurato, era infatti ricercato nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Giuseppe Scarso, l’80enne aggredito e poi bruciato vivo nella sua abitazione di Siracusa nella notte tra l’1 e il 2 ottobre scorso.
L’AGGRESSIONE IN CASA DELL’ANZIANO
Per la morte dell’anziano, deceduto dopo oltre due mesi di agonia all’ospedale Cannizzaro di Catania, era già stato arrestato un altro ragazzo, Andrea, 18 anni, incensurato anche lui, che davanti al gip aveva confermato la loro brutale spedizione. Un gioco crudele, secondo la ricostruzione della squadra mobile, fatto di molestie che i due giovani avevano già messo in atto nei confronti dell’indifeso 80enne altre due volte, appena poche settimane prima della tragedia.
LA FUGA E L’ARRESTO
La fuga negli Usa di Marco ha solo rimandato il suo appuntamento con le manette. Il 19enne, infatti, aveva già prenotato il biglietto di ritorno da New York per ieri mattina. Ma ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino, alle 7, ha trovato la polizia.