Da martedì 10 al 22 gennaio al Teatro Argentina di Roma continua la perlustrazione nell’umano attingendo dall’universo shakespeariano con “Macbeth”, spettacolo diretto e interpretato da Franco Branciaroli, che porta in scena una delle tragedie più cupe e complesse dell’uomo, un viaggio nei meandri oscuri dell’animo dove allignano l’ambizione e la violenza.
Prodotto dal Centro Teatrale Bresciano e dal Teatro degli Incamminati, Macbeth viene condotto lungo nuovi sentieri di sangue e tenebre che affondano le radici in un malessere psichico e interiore. Infatti, la regia di Franco Branciaroli colloca la vicenda in uno spazio scenico che è proiezione dei sentieri più tetri e gelidi della mente umana: luci oniriche e spettrali, costumi barocchi, una scatola nera e quasi trascendente disegnata da Margherita Palli che giganteggia a centro palco con una serie di varchi e botole che si aprono verso labirinti infernali e ferini. A sovrastare le volontà umane c’è la Magia Nera, impersonata dal fascino cupo delle Streghe e di Lady Macbeth (Valentina Violo), che condurranno il generale verso ciò che di terribile è già in potenza dentro di sé, ma fatica ad esternarsi per inadeguatezza. I sottotitoli e le didascalie proiettati sul fondale determinano come un deus-ex-machina i luoghi in cui si dirigerà la vicenda, mentre le creature demoniache infettano la scena con roboanti e orrorifiche incursioni in lingua inglese.
Info su orari, prenotazioni e biglietti sul sito teatrodiroma.net.