La Lazio stavolta non sbaglia la prima gara del nuovo anno. Se lo scorso anno la matricola Carpi la fermò sullo 0-0, stavolta il Crotone tiene per 89 minuti ma deve arrendersi nel finale. Decide il match una zampata di Immobile che non segnava da sette giornate e rilancia le ambizioni europee delle aquile.
La squadra di Inzaghi, però, è da rivedere e pesano le assenze di Lulic, Keita e Felipe Anderson. Da rivedere Luis Alberto, mentre delude capitan Biglia. L’argentino sbaglia anche un rigore, centrando la traversa a portiere battuto. I capitolini terminano il girone di andata a 37 punti, con un bottino più che positivo e a un solo punto dalla zona Champions. Sognare si può, sognare si deve.
LE PAGELLE
MARCHETTI 6.5 – Si supera con una parata di istinto su Falcinelli nella prima frazione. Un intervento che risulterà decisivo alla fine della partita, ma per il resto fa da spettatore visto che il Crotone non si affaccia mai in area biancoceleste.
BASTA 5.5 – Generoso e costante, ma sbaglia troppi cross. Prova anche un paio di conclusioni dal limite, ma senza trovare lo specchio della porta.
HOEDT 6 – Torna titolare dopo due mesi. Controlla bene Falcinelli e Trotta, prova anche a dire la sua su corner e calci piazzati senza fortuna.
DE VRIJ 6.5 – Solita eleganza e classe per il gigante olandese che timbra un’altra presenza positiva. Sfiora anche il gol nella ripresa con una zuccata che termina di poco alta.
RADU 6.5 – Tra i più positivi dell’intero girone di andata. Il terzino romeno controlla bene la corsia di sinistra e spinge più del solito per provare a perforare la difesa calabrese. Bene nelle chiusure e nelle ripartenze, sta vivendo una seconda giovinezza.
PAROLO 6 – In leggero affanno rispetto alle prestazioni muscoli e polmoni a cui ha abituato il popolo laziale. Prova inserimenti e tagli e nel primo tempo va vicinissimo al gol. Prima una rasoiata e poi un destro al volo dal limite con Festa che si supera strizzando in gola il suo urlo di gioia.
BIGLIA 5 – Una giornata negativa per il capitano biancoceleste che sbaglia tanto. Appannato e fuori dalla manovra, sbaglia anche un rigore. Calcia il penalty alla sua maniera di collo pieno e potente e leggermente angolata, ma la palla si stampa sulla traversa. Lascia il posto a Cataldi nel finale.
CATALDI sv. – Pochi nove minuti più recupero per giudicare il ragazzo di Ottavia.
MILINKOVIC SAVIC 6.5 – Attaccante aggiunto, mediano, rifinitore e ala. Sergej è il jolly di questa squadra. Fa a sportellate con mezzo Crotone e vince tantissimi contrasti grazie al suo strapotere fisico. Con le sue prestazioni ha conquistato Inzaghi è tutto l’ambiente.
LOMBARDI 6.5- Generosità e dinamismo non gli mancano, l’esperienza arriverà. Lotta come un leone su ogni pallone e si conquista il penalty che Biglia sbaglia. Macina kilometri sulla destra, segna anche un gol annullato per una questione di centimetri. Il ragazzo non solo si farà, ma si sta facendo alla grande.
KISHNA 6 – Entra a gara in corso, regala due accelerazioni delle sue. Sfiora anche il gol con un tiro cross di esterno destro che costringe Festa all’intervento a pugni chiusi.
IMMOBILE 7 – Bentornato Ciro! Il gol gli mancava da due mesi e anche oggi non sembra essere la sua partita. Festa para qualsiasi conclusione del bomber compreso un bolide dal limite all’85’. Sembra un’altra giornata magra, ma il ragazzo di Torre Annunziata si getta su un pallone vacante e fa esplodere di gioia l’Olimpico.
LUIS ALBERTO 6 – Esordio dal primo minuto per lui all’Olimpico e l’inizio è da brividi e non solo per il freddo. Sbaglia tre appoggi in pochi minuti e arrivano anche i primi mugugni. Lo spagnolo non si perde d’animo e cresce col trascorrere dei minuti regalando giocate pregevoli. Un velo per Immobile e un paio di cross taglienti dalla sinistra. Per il momento è rimandato, ma l’ex Liverpool può rivelarsi una riserva importante.
ROSSI 6 – Esordio in Serie A con personalità per il bomber della Primavera. Un quarto d’ora che sa solo di antipasto di una lunga serie.
INZAGHI 6.5 – Vince, chiude il girone di andata a 37 punti (solo Petkovic con 39 ha fatto meglio nell’era Lotito, ndr) e continua a sognare un posto in Europa. Porta a casa i tre punti senza Lulic, Keita e Felipe Anderson. Si affida a Lombardi e Luis Alberto, ma la porta calabrese sembra stregata fino al guizzo di Immobile. Si toglie lo sfizio di far esordire in Serie A il quinto ex allievo della Primavera (Rossi). Settimo prodotto del vivaio biancoceleste nel massimo campionato, meglio anche di Milan e Atalanta ferme a sei. Adesso spera in un regalo dal mercato di gennaio, che sarà comunque consequenziale a qualche partenza.
Antoniomaria Pietoso