Una Lazio lenta e impacciata stecca la prima casalinga e non va oltre lo 0-0 con la neopromossa Spal. Troppo prevedibile e senza idee la squadra di Inzaghi che è sembrata la lontana parente di quella ammirata solo una settimana prima nella finale di Supercoppa Italiana vinta contro la Juventus.
Le aquile non sono riuscite a bucare la retroguardia dei ferraresi che si sono chiusi a difesa della porta di Gomis e non hanno rinunciato alle ripartenze con Paloschi, Floccari e Borriello pericolosi in avanti. La Lazio ha provato con qualche iniziativa personale di Milinkovic e Immobile, ma non è bastato. Bene Luis Alberto anche se è sembrato ancora non pieno possesso della posizione nel nuovo ruolo di regista. Le assenze di Lucas Leiva e Felipe Anderson si sono rivelate pesantissime per la capacità di fare le due fasi del primo e la velocità e imprevedibilità del secondo.
Male anche Simone Palombi, all’esordio tra i professionisti, ma sembrato ancora troppo acerbo e timido per il calcio dei grandi. Bene la retroguardia con de Vrij che ha giganteggiato trasmettendo tranquillità a tutto il reparto. Domenica si va a Verona contro il Chievo e bisognerà vedere un’altra Lazio per ripartire alla grande e non perdere troppa distanza dalle altre big, tutte vincitrici all’esordio.
MERCATO – Nelle prossime ore Hoedt diventerà un nuovo calciatore del Southampton portando nelle casse della Lazio ben 17 milioni di euro. Serviranno a ritoccare la rosa che anche ieri ha dimostrato di avere qualche lacuna. In attesa di Caceres, che dovrebbe arrivare a gennaio, probabile che la Lazio vada alla ricerca di un quinto centrale da affiancare a de Vrij, Bastos, Wallace e Radu.
Il nome caldo resta quello di Paletta, in uscita dal Milan, ma non sono escluse sorprese anche perché Inzaghi ha chiesto un difensore mancino. Attenzione però perché è probabile che Tare sia al lavoro in incognito su qualche nome non pubblicizzato. La società capitolina, poi, deve sfoltire assolutamente la rosa degli esuberi. Kishna, Djordjevic, Morrison, Mauricio, Perea, Oikonomidis, Tounkara, Dovidio, Filippini e Marchetti cercano una sistemazione.
Non sarà semplice, ma bisogna fare in fretta perché dieci calciatori fuori dai piani di Inzaghi pesano sulle casse del club e quei soldi potrebbero essere utili per altre operazioni. C’è poi la grana Keita che anima l’ambiente. Il giocatore è assente da una settimana agli allenamenti e si è rifugiato a Barcellona dopo aver spedito un certificato medico. Non vuole tornare a Formello, come ha detto anche Tare, ed è probabile che in questi giorni si tratterà per cedere il calciatore. Rifiutate le proposte di Milan, Napoli e West Ham, la prima scelta del giocatore è la Juventus che però ha offerto circa 20 milioni contro i 30 richiesti da Lotito. Probabile che i due club tornino a parlarne per trovare una soluzione con Inter, Monaco e Tottenham sullo sfondo.
La Lazio poi cercherebbe un sostituto. Piacciono Brahimi e Gabbiadini, ma anche qui potrebbe spuntare un mister finora sconosciuto. La Lazio al momento ha solamente Immobile, Caicedo e Palombi oltre all’adattato Felipe Anderson. Troppo poco per una squadra impegnata su tre competizioni.
Capitolo de Vrij: la Lazio spera sempre di rinnovare il contratto dell’olandese in scadenza nel 2018. L’accordo sull’ingaggio c’è, da 1,4 a circa 2,2 milioni a stagione, ma manca quello sulla clausola rescissoria. La società vorrebbe fissarla a 45, mentre l’entourage a 25. C’è distanza, ma si potrebbe arrivare a un punto d’incontro magari intorno ai 30 milioni per far si che almeno uno dei tre dissidenti (Biglia è volato al Milan e la situazione Keita è ancora indecifrabile, ndr) possa continuare la sua avventura in biancoceleste.
Antoniomaria Pietoso