Niente più corsi quinquennali per il rinnovo del tesserino di autorizzazione alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi epigei spontanei e dietrofront anche sulla delega della Regione ai Comuni per il rilascio degli stessi tesserini. Sono queste le due novità contenute nella proposta di legge n. 398 approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Francesco Storace.
Le due norme abrogate oggi erano state inserite quattro mesi fa nel “collegato” al Bilancio per modificare la legge di settore, la n. 32 del 1998 (“Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco”), ma – come avevano spiegato in commissione i proponenti Giancarlo Righini (FdI) e Daniele Sabatini (Cuoritaliani) – hanno creato non pochi problemi al settore.
In quell’occasione, i due consiglieri avevano anche messo in evidenza che “molto spesso i possessori del tesserino sono persone con elevata età anagrafica ed esperienza decennale nella raccolta e nel riconoscimento dei funghi, pensionati che verrebbero gravati da ulteriori oneri anche economici”. Il testo è stato sottoscritto anche dai consiglieri Gino De Paolis (Insieme per il Lazio) ed Eugenio Patanè (Pd).