“L’intervista di Paolo Sorrentino dà voce a tanti abitanti dell’Esquilino. E’ un invito a rimboccarsi le maniche e a proporre ai cittadini misure e soluzioni concrete di rilancio e riqualificazione di quella che potrebbe essere una delle piazze più belle di Roma. Il partito democratico farà la sua parte. Verrà depositata nei prossimi giorni la delibera di iniziativa consiliare che propone, proprio per gli esercizi che insistono sulla piazza, un sistema di sgravi e incentivi per chi decide di puntare su ‘Slow food’ e ‘Made in Italy ‘ di qualità.
La piazza, unica nel suo genere per i tipici portici, può essere vissuta tutto l’anno”. E’ quanto dichiara in una nota Michela Di Biase capogruppo del Pd capitolino.
ANZALDI – Sulla questione è intervenuto su facebook anche il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi: “Il regista Premio Oscar e scrittore Paolo Sorrentino, intervistato dal Messaggero, lancia il suo grido di dolore su Roma e sull’Esquilino, un quartiere che appare fuori controllo, dove un mese e mezzo fa ci fu il terribile stupro contro una donna australiana. Chissà se qualcuno dell’Amministrazione comunale si degnerà di rispondere almeno stavolta, visto che in occasione di quella violenza la sindaca non andò neppure in ospedale a portare la sua immediata vicinanza”.
L’INTERVISTA – Una città “ferma, stanca, moscia, priva di qualsiasi idea di futuro”, aveva detto in un’intervista al ‘Messaggero‘, il regista premio Oscar Paolo Sorrentino parlando dello stato in cui versa Roma e lanciando “un urletto di dolore”. Partendo dall’Esquilino, appunto, dove vive, Sorrentino osserva: “Piazza Vittorio è una delle piazze più belle d’Italia, ma manca tutto. C’è un problema a monte, quelli che stanno adesso al governo della città che dicono di essere tanto bravi, anche se per me non lo sono, non si stanno ancora muovendo”. Non si tratta di una critica alla sindaca Virginia Raggi, sottolinea il regista: “Non mi va di fare alcuna polemica, la mia non è una protesta, voglio essere costruttivo. Anzi, invito la sindaca qui, in questo quartiere, le potrei fare da Cicerone. I nuovi amministratori che vengono dal basso, dovrebbero ascoltare i cittadini, le associazioni, chi ha progetti per Roma”.