“Cuccioli in pentola”, ricette choc per cucinare carne di cane e di gatto

È una pagina Facebook. Ha oltre 2100 follower. E sta facendo infuriare Lav, animalisti e migliaia di utenti

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È una pagina Facebook. Ha oltre 2100 follower. E sta letteralmente facendo infuriare la Lav, gli animalisti e migliaia di utenti in rete come neanche Bigazzi durante “La prova del cuoco”. Il motivo? Lo si intuisce già dal nome della pagina in questione: “Cuccioli in padella”. Il profilo presenta, infatti, numerose ricette per cucinare la carne di cane e gatto.

“AGATA”, IL GESTORE DELLA PAGINA FACEBOOK “CUCCIOLI IN PADELLA”

La persona che gestisce il profilo, firmandosi “Agata” e affermando di essere di Roma, spiega tra il serio e il faceto che si tratta semplicemente di “una pagina di approfondimento culturale e gastronomico“. “Riporto – precisa – la tradizione culinaria dei Paesi del mondo e delle zone italiane in cui il loppide ed il miagolo si mangiavano all’epoca dei nostri antenati, come Vicenza e la Toscana”. Agata non usa le parole cane e gatto, ma il termine arcaico “loppide” (discendente dal lupo) e quello onomatopeico “miagolo”.

GLI INSULTI DELLA RETE

Agata non si lascia scomporre dagli insulti che alcuni navigatori lasciano a commento dei suoi post, etichettando beffarda quelli più esacerbati come “animalista mannaro” o “vegano estremista che trova soddisfazione nell’aggredire chiunque non abbracci il tuo stile di vita”.

RICETTE A BASE DI HUMOR NERO

L’ingrediente principale delle sue ricette (il secondo, per la verità, dopo la suddetta carne) è decisamente l’humor nero. Descrive, ad esempio, una ricetta di gatto del sud degli Stati Uniti, l’“Old plantation crispy popcorns” come la vendetta degli schiavi contro i gatti dei loro padroni. “I diversamente bianchi della Georgia – scrive – amavano da matti vendicarsi dei maltrattamenti dei loro padroni schiavisti cucinando i grassi miagoli ariani che se la passavano meglio di loro. Quindi, i balooba del profondo Sud degli Stati Uniti hanno saputo valorizzare la carne tenera del miagolo e per questo li ringrazio”. Il “polpettone di miagolo alla lombarda” è invece spiegato come il sistema con cui una sua amica, tale “Cris tina di Meda”, “ha risolto con il problema del fracasso notturno provocato dai miagoli dei vicini in amore”. È tra un macabro “sanguinaccio dolce di forcella” e uno “spezzatino alla gattara”, Agata colleziona complimenti per le sue “prelibatezze” (pochi) inviti a passare a miglior vita (un tantino di più).

LA CAMPAGNA DELLA LAV CONTRO LA PAGINA “CUCCIOLI IN PADELLA”

La Lav, Lega antivivisezione, secondo quanto spiegato dall’agenzia di stampa Ansa, avrebbe anche lanciato una campagna per far bloccare la pagina. Ma Agata non se ne preoccupa. “Sono penalmente inattaccabile – dichiara – e moralmente pronta a ridere dei tuoi travasi di bile virtuali”.

RICETTE E COMMENTI

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