Roghi tossici, i cittadini chiedono al Prefetto interventi immediati

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Ieri sera, i cittadini del VII Municipio hanno manifestato davanti alla sede della Prefettura in via IV Novembre per chiedere al Prefetto Paola Basilone, d’intesa con la Sindaca di Roma Virginia Raggi, interventi risolutivi per impedire i sistematici roghi di natura dolosa e di stampo eco-mafioso che in questi ultimi giorni hanno interessato la zona del Parco di Centocelle e quelli, più antichi e consueti, che si levano quotidianamente dal campo rom “la Barbuta”. A comunicarlo una nota firmata dalla Comunità Territoriale VII Municipio e Rete Cinecittà Bene comune.

Una delegazione di cittadini è stata ricevuta da un funzionario della prefettura al quale è stata consegnata la lettera che, spedita via posta certificata il 12 luglio scorso, chiedeva al Prefetto un incontro per aumentare la vigilanza delle aree verdi e del Parco di Centocelle, in particolare in prossimità delle attività degli autodemolitori, e di istituire nel campo rom un presidio di forze dell’ordine integrate finalizzato nello specifico a prevenire e impedire l’appiccare dei roghi tossici, dei quali i primi a subirne le conseguenze sono gli stessi abitanti del campo. Senza avere risposta alcuna da parte del Prefetto.

Il funzionario ha detto alla delegazione che sono stati istituiti a livello municipale dei tavoli tecnici, cui partecipa con propri rappresentanti, per affrontare la questione dei roghi. Sebbene i cittadini si aspettino non ennesimi tavoli di discussione, bensì interventi concreti e immediati, tuttavia a questi tavoli chiediamo, come Comunità Territoriale del VII Municipio e Rete Cinecittà Bene Comune, di poter partecipare.

La questione dei roghi ha raggiunto un livello d’inciviltà insopportabile oramai. I cittadini che ogni giorno sono costretti a subire le esalazioni tossiche che si sprigionano da “la Barbuta” o dagli autodemolitori a Centocelle-Quadraro o dai roghi delle sterpaglie o dei rifiuti che nella zona del Parco di Centocelle sono stati sotterrati in enorme quantità nel corso dei decenni passati e che, cominciano a sprigionare miasmi e fetore inquinanti, sono arrivati al limite di ogni sopportazione.

Per questo continueranno a pressare in tutti i modi le autorità competenti, dal Governo alla Regione, dal Prefetto al Sindaco, affinché esercitino in tutti i modi possibili i loro doveri di intervento per la salvaguardia della salute pubblica e ambientale, a cominciare da un serio intervento di prevenzione antincendio e di gestione del patrimonio.

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