Nonostante l’influenza negativa delle Politiche, Daniele Leodori, ex sindaco di Zagarolo e presidente del Consiglio regionale uscente, si conferma il “trainatore” del Pd e del centrolsinistra per le elezioni regionali. La sua campagna elettorale sul territorio, a contatto con le persone e al fianco di sindaci e amministratori si è dimostrata ancora una volta vincente e lo ha premiato con un risultato, per certi versi, anche al di là dalle aspettative.
Quando mancano ancora una cinquantina di sezioni da scrutinare, sono oltre 13mila le preferenze raccolte dal presidente Leodori, voti che abbracciano l’intera provincia di Roma, dalla capitale a Roma sud. Un risultato che racconta una storia molto diversa rispetto alle Politiche: la provincia di Roma diventa la ” ridotta” del centrosinistra, l’ultimo avamposto che si fa argine di fronte all’onda M5S e al ritorno in grande stile del centrodestra. Il merito è tutto del governatore uscente che sfrutta al massimo le opportunità del voto disgiunto e conquista decine di migliaia di voti in più rispetto alla sua coalizione: oltre 200 mila, dicono i dati che arrivano dal Viminale.
Segue nella lista dei candidati Pd con maggiori preferenze Michela Califano che supera gli 8mila voti, Marco Vincenzi (oltre 7mila), Eleonora Mattia e Marietta Tidei, Rodolfo Lena e Michela Di Biase (tutti sopra i 6mila voti). Sono loro i candidati del Pd alle Regionali che, quando mancano da scrutinare ancora una cinquantina di sezioni (5.234 su 5.285), ottengono il maggior numero di preferenze. In provincia di Rieti, Fabio Refrigeri supera le 4mila preferenze. Nel viterbese, Enrico Panunzi supera quota 9mila. Nella provincia di Frosinone primi sono Mauro Buschini (oltre 15mila) e Sara Battisti (oltre 11mila). Nella provincia di Latina infine Salvatore La Penna è sopra le 7mila preferenze ed Enrico Forte sopra quota 6mila.