Acea, Lanzalone si è dimesso

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Luca Alfredo Lanzalone ha rimesso oggi il mandato di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 21 giugno 2018, assumerà le opportune determinazioni al riguardo.

Esperto di diritto delle società partecipate, Lanzalone aveva già curato per conto della giunta M5s del comune di Livorno di Filippo Nogarin la procedura di concordato preventivo in continuità per il salvataggio di Aamps, l’azienda locale dei rifiuti.

A fine 2016 – anche grazie al lavoro svolto a Livorno – il suo arrivo da consulente in Campidoglio per seguire il dossier stadio. Poi, dopo l’esito positivo della mediazione, la nomina a presidente di Acea, la ricca multiutility di acqua ed energia al 51% di proprietà del Campidoglio. Lanzalone ha lavorato anche con aziende partecipate e Comuni a guida di altri partiti.

Quello che è sempre apparso subito chiaro anche ai magistrati di piazzale Clodio è che Luca Lanzalone fosse molto influente rispetto alle scelte del Campidoglio, scrive il Fatto quotidiano: Per mesi ha disputato da regista tutte le partite più importanti, specie sulle partecipate (i lavoratori ricordano ancora gli incontri sulla Multiservizi), poi si è messo “sulla fascia”, lasciando ad altri il pallino del gioco ma restando sempre uomo spogliatoio.

Intanto appare debole Acea in Piazza Affari all’indomani dell’arresto del presidente Luca Lanzalone, coninvolto nello scandalo del nuovo stradio della Roma (-0,57%), che ha annunciato oggi le proprie dimissioni. Il titolo della multiutility romana lascia sul campo l’1,45% a 13,6 euro.

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