Viabilità Roma, da Codacons funerale asfalto e class action contro buche

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Un terzetto d’archi suona un requiem sopra un palco improvvisato su un furgone, sotto alcune persone vestite di nero intente a piangere il defunto. Che altri non e’ che l’asfalto di Roma, a cui oggi pomeriggio il Codacons ha dato l’ultimo saluto organizzando un funerale simbolico a circonvallazione Appia, vicino al grande cantiere allestito per la messa in sicurezza della strada dopo l’apertura di una voragine. Tra le ‘vedove del bitume’ il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, che ha lanciato una class action contro il Campidoglio aperta a tutti i romani, e non solo a chi ha subito danni: per chiedere un risarcimento di 1.000 euro, infatti, secondo il Codacons basta la paura di cadere e farsi male in una delle circa 60mila buche presenti a Roma, che nel 2018 sono accompagnate a un aumento dei decessi per incidenti stradali del 18,5% rispetto all’anno scorso. A rispondere dell’azione collettiva, presentata al Tribunale di Roma ai sensi dell’articolo 140 bis del Codice del consumo, sara’ direttamente la sindaca Virginia Raggi, chiamata a comparire in Tribunale il prossimo 28 novembre. Oggi, ha detto Rienzi, “celebriamo il funerale dell’asfalto di Roma. Un funerale simbolico perche’ l’asfalto qui e’ morto quando era appena nato perche’ fatto con materiali scadenti. Da tre generazioni di amministrazioni l’asfalto lasciato stato abbandona. Chiediamo che qualcuno si muova, che sia lo Stato, il sindaco o la Regione, bisogna fare qualcosa”.

Per il presidente del Codacons “i romani non ce la fanno piu’, non possono uscire di casa ne’ a piedi ne’ in moto o in auto perche’ la citta’ e’ tappezzata di buche ovunque mentre in Campidoglio fanno i finti piani Marshall”. Da qui la class action: “Chiediamo i danni perche’ paghiamo soldi e tasse carissime che pero’ non vengono utilizzati per rendere il servizio ai cittadini. Basta buche, ora passiamo alla riscossa: tutti i cittadini romani possono aderire alla nostra class action per chiedere un risarcimento di 1.000 euro senza dover necessariamente essere caduti, ma per paura di cadere perche’ buche e voragini violano la liberta’ di circolazione dei cittadini sancita dalla Costituzione”, ha concluso Rienzi.

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