Rifiuti, alcuni quesiti per l’ex assessore Marino

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Estella Marino
Estella Marino

Ormai il problema dei rifiuti di Roma sta diventando una questione nazionale per la quale è intervenuto anche Matteo Renzi, che domenica porterà le magliette gialle dei volontari per ripulire la capitale. Opzione di immagine che non aiuta a sopire la polemica fra Virginia Raggi e Nicola Zingaretti, con un rimpallo di responsabilità fra Comune e Regione abbastanza sterile se non si arriva a delle decisioni condivise. L’assessora Montanari qualche settimana fa ha proposto il suo ‘piano rifiuti zero’ che sembra non tener conto dell’ emergenza attuale, ma che con il suo obiettivo del 70% di raccolta differenziata si proietta addirittura nel 2021.

Per la complessità e l’intreccio di queste difficoltà che appaiono insormontabili, abbiamo voluto conoscere l’opinione di Estella Marino, che dal 2010 al 2013 è stata assessora con Marino per le politiche ambientali e la sostenibilità, la quale non ci ha risposto.

Riproponiamo quindi i quesiti a lei rivolti per i nostri lettori.

D – Dottoressa Marino, l’avv. Manlio Cerroni, definito comunemente re della ‘monnezza romana’ per i decenni in cui ha offerto i suoi servizi di smaltimento alla città, nel corso dell’ultima udienza al suo processo ha ribadito che i guai di Roma sono iniziati con la chiusura della discarica di Malagotta. Allora era possibile transitare da una discarica temporanea di servizio (come da più parti proposto) in attesa di perfezionare il ciclo dei rifiuti con altri impianti?

D – Dopo la chiusura di Malgrotta gli impianti di Rocca Cencia presentavano già difficoltà, tant’è che la sua giunta decise di acquistare (o noleggiare) quel tritovagliatore mobile che oggi la Raggi vorrebbe allocare nei pressi di Ostia. Quali erano le proposte più immediate dell’amministrazione Marino e dell’Ama per affrontare l’emergenza rifiuti? Già da allora erano prevedibili?

D – La sua amministrazione intendeva realizzare al più presto un eco-distretto per farne seguire almeno altri due, secondo lei perché l’amministrazione 5stelle ha respinto questa ipotesi?

D – La Regione da tempo pone il problema di una discarica di servizio dei rifiuti trattati in attesa che gli impianti di Rocca Cencia e quelli di Cerroni a Malagrotta vengano resi pienamente efficienti. Ma quali altri impianti dovrebbero venir realizzati a breve per non ricadere nell’emergenza?

D – C’è un filo conduttore che passa dalla precedente amministrazione sino alla Regione per finire alla amministrazione Raggi, che è il ‘no’ secco ad altri impianti di termovalorizzazione. Le sembra una posizione ancora valida, mentre si mandano a bruciare a costi elevati al nord e all’estero i rifiuti di Roma?

D – L’ex assessora Muraro accusa il movimento 5Stelle di improvvisazione e incompetenza: lei non ritiene che tale accusa possa anche venir rivolta alle precedenti amministrazioni?

DCosa farebbe oggi se fosse al posto dell’assessora Montanari? 

Giuliano Longo

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