Dopo la prima puntata se lo sono chiesti in tanti… non solo gli spettatori ma anche a viale Mazzini: perché un varietà condotto da una star internazionale come Mika, confezionato come si deve e con ospiti di grande livello non ha trovato posto a Rai Uno?
La rete ammiraglia, il bomber delle reti Rai si è lasciata scippare un’occasione d’oro per l’incapacità di Andrea Fabiano, il suo direttore, di prendere decisioni strategiche? Quale è stato il percorso che ha portato il programma sulla seconda rete? È stata solo incredibilmente brava Ilaria Dallatana?
Il risultato dell’Auditel, che nessuno sembra guardare in questo nuovo corso dell’azienda ma che ancora stabilisce i parametri con i quali si fanno i listini degli spazi pubblicitari, ha visto almeno nella prima puntata un risultato fuori media, praticamente un’occasione sprecata per la Rai di fare cassa. Quello che manca a questa azienda è lo spirito di squadra, ma non parliamo di una motivazione condivisa come quella che deve avere un gruppo di amici che gioca la partita di calcetto del martedì: qui ci troviamo di fronte all’assenza di una strategia coordinata che offra realmente dei prodotti differenziati per target e segua la mission prefissata.
Quindi ieri il buon Mika con uno spettacolo che a detta di tutti è stato di grandissimo livello si è scontrato innanzitutto con Rai Uno e la fiction d’impegno civile Io ci sono con Cristiana Capotondi che ha totalizzato 17.53 e ha portato a casa uno sprecato 10.43 contro il 14 della settimana precedente. Contro la partitona Siviglia-Juventus (22.39% con 6.269) la Rai non ha giocato di rimessa ma ha calato addirittura due assi e li ha bruciati entrambi.
Ci sfugge la logica, semmai ve n’è stata una, di sottrarre alla prima rete un varietà per sua stessa definizione “classico”: il conduttore, Mika, gode poi di una elevata popolarità in Italia e, grazie alla trasmissione in chiaro di X Factor e delle pubblicità di grandi marchi, è perfettamente riconoscibile anche dal popolo agee di Rai1.
Fabiano ha perso l’occasione di farsi perdonare lo scempio de Le 10 cose, macigno che peserà sul suo curriculum e sul suo futuro in azienda: una decisione sbagliata o l’ennesima manifestazione della sua ormai famosa in-decisione?
Tv Bob