Sanità, sindacati: «Persi 1494 assunti, verso sciopero»

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Il personale sanitario assunto a tempo indeterminato nel sistema sanitario regionale ha perso 11.494 unita’ in 11 anni passando dai 54.727 lavoratori del 2006 ai 43.233 del 2016. Per questo i sindacati, tra cui Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fp, hanno oggi hanno lanciato un’iniziativa chiamata ‘Codice rosso per il Lazio’. Annunciando la possibile proclamazione di uno sciopero dopo il 23 marzo. A presentare dati e prossime azioni sono stati i segretari di Cgil e Cisl Natale Di Cola e Roberto Chierchia, e Roberto Bonfiglio per la Uil e Guido Coen Tirelli per Anaao Assomed. Durante il commissariamento la sanita’ del Lazio ha perso dunque il 21% della sua forza lavoro, cosi’ distribuita: -35% Asl Rm1, -27% Asl Rieti, -26% Asl Latina, -25% azienda San Camillo-Forlanini, -24% Ifo, -22% azienda San Giovanni, – 22% Asl Frosinone, -22% Asl Rm2, -21% Asl Rm6, -19% Asl Rm5 e Asl Rm3, -16% Ares 118, -12% Asl Rm4, -11% Asl Viterbo e -10% Istituto Spallanzani. Inoltre, fanno sapere i sindacati, anche nell’ultimo anno il saldo e’ negativo di 1.361 unita’ mentre si rischia, tra il 2017 e il 2018, di perdere altri 2.700 operatori qualora il Governo imponesse 300 assunzioni contro i 3.000 pensionamenti in arrivo.

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