Tre nuovi servizi nella puntata di Report, in onda su Rai Tre lunedì 10 aprile alle 21.30. Si parte con Un aereo per il Presidente, di Luca Chianca sulle tracce della tangente descritta come la più grande al mondo. «Parliamo del miliardo di dollari che sarebbero stati pagati da Eni per l’acquisto di un blocco petrolifero in Nigeria – si legge nel comunica -. Soldi che non sarebbero andati nelle tasche dei cittadini nigeriani, ma nella disponibilità dell’ex ministro del petrolio Dan Etete».
INCHIESTA ENI
Seguendo la pista del denaro, Report si è ritrovato a Londra, Ginevra, Lugano, New York, Washington e a Pointe-Noire in Congo-Brazzaville, dove gli inviati sono stati arrestati dai servizi di sicurezza poche ore dopo l’intervista a Fabio Ottonello. L’imprenditore italiano in Congo è stato indicato dall’ex dirigente Eni Vincenzo Armanna come il proprietario dell’aereo che avrebbe riportato cinquanta milioni di dollari in Svizzera.
Secondo Armanna, conoscitore di tutta la trattativa, sarebbe una parte della tangente tornata nella disponibilità dell’allora top manager Paolo Scaroni. Report ha incontrato i protagonisti e interpreti di questa vicenda: un noto avvocato ginevrino, un fiduciario svizzero del vice console italiano in Nigeria Gianfranco Falcioni, il diplomatico che ha tentato di far transitare il miliardo di dollari sui conti della Banca Svizzera Italiana di Lugano.
Per conto di chi l’ha fatto? Report è entrata in possesso di un’intercettazione di Ben Van Beurden, l’amministratore delegato di Shell socia di Eni nell’affare, che al telefono parla del coinvolgimento di ex agenti dei servizi segreti inglesi nella trattativa. Gli ex dell’Mi6, in un rapporto confidenziale di cui Report è entrato in possesso, scrivono che la trattativa in Nigeria di Eni sarebbe frutto di un accordo tra Berlusconi e Putin. Infine negli Stati Uniti gli inviati del programma hanno realizzato un’intervista esclusiva all’investigatrice dell’Fbi che ha tracciato tutti i giri per il mondo dei pagamenti in dollari fatti con i soldi dell’Eni.