25 Aprile, polemiche a Roma. Comunità ebraiche: «Non ci sono condizioni per corteo unitario»

0
307

“La Comunità Ebraica di Roma comunica che per il 25 aprile si recherà alle ore 9.30 alle Fosse Ardeatine e successivamente alle ore 10.00 a Via Tasso per un momento pubblico di raccoglimento per ricordare la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’Anpi, nonostante gli accordi, non ha voluto prendere una posizione ufficiale e definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 aprile. Non basta una nota ambigua in cui si invitano tutti a partecipare, perché in questa giornata bisogna portare rispetto alla Storia e ai suoi protagonisti. L’equidistanza tra i simboli di chi combatteva con i nazisti e quelli della Brigata Ebraica è inaccettabile e antistorica e se l’Anpi non ha la forza e la volontà di delegittimare la presenza di questi gruppi viene meno il senso di una manifestazione unitaria. Siamo grati alla Sindaca di Roma Virginia Raggi per l’impegno profuso in questi mesi nel tentativo di favorire un corteo unitario in occasione di questa Festa e ci rammarichiamo che, nonostante l’impegno dell’amministrazione, non sia stato possibile tornare a corteo unitario, ma purtroppo non ci sono le condizioni”. Così in una nota la Comunità ebraica di Roma.

“Siamo sinceramente sorpresi per la possibile rinuncia all’unità faticosamente costruita per il corteo del 25 aprile, con la Sindaca e la comunità ebraica romana, con l’Ucei e, nelle riunioni cittadine, con tutti i partiti, i sindacati, le associazioni e coloro che hanno voluto con noi realizzare questo importante obiettivo generale, perseguito tenacemente con i nostri appelli e con gli appelli unitari e con le note congiunte, con le riunioni in Campidoglio e all’Anpi nazionale”, così in una nota stampa la Presidenza dell’Anpi Roma. “Obiettivo unitario necessario per permettere di porre all’attenzione generale le sorti di un paese che più si allontanerà dai valori della Resistenza e della Guerra di Liberazione, più si ostinerà nell’impedire la piena attuazione del dettato costituzionale e più preparerà ai propri figli un futuro ancor più difficile e complicato. Abbiamo molto lavorato e lavoriamo continuamente per questo obiettivo, con la maturata sicurezza, che continuiamo a rafforzare con il nostro impegno, che tutti i partecipanti al corteo accoglieranno con il dovuto rispetto i simboli di tutte le formazioni combattenti e partigiane, a settanta anni dalla entrata in vigore della Costituzione e ad ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali”.

È SUCCESSO OGGI...