Sanità Lazio, Corte Conti: «Equilibri Bilancio garantiti da fisco per piano rientro»

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“In definitiva rimane da valutare, anche in termini prospettici, quali margini di effettività residuino al bilancio regionale a beneficio degli obiettivi programmatici di sviluppo e innovazione dichiaratamente perseguiti, mentre, per altrettanto, i relativi equilibri paiono garantiti solo per via del mantenimento della pressione fiscale imposta dalla permanenza della Regione nel Piano di rientro sanitario e dalla restituzione trentennale delle anticipazioni di liquidità riscosse per estinguere le passività pregresse”.

Così nella sua relazione la consigliera della sezione regionale di controllo contabile della Corte dei Conti, Oriella Martorana, in occasione della parifica del bilancio consuntivo 2017 della Regione Lazio. La consigliera si è anche soffermata sulla esiguità delle risorse a bilancio di fatto disponibili: “Dalla nota integrativa allegata al bilancio di previsione 2017/19 risulta che le disponibilità libere nel bilancio 2017 della Regione, al netto del settore sanitario, delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, ammontano complessivamente a 3.194 milioni di euro, in decremento rispetto al dato rilevato nell’esercizio finanziario 2016, che evidenziava un dato aggregato pari a 3.339 milioni di euro. La spesa regionale per investimenti, anch’essa esposta al netto delle quote con copertura a carico del fondo pluriennale vincolato, è pari a 505 milioni. Risalta l’esiguità delle risorse desti abili a spese di investimento, in decremento all’omologo dato del 2016, che registrava un dato pari a 719 milioni. Le sopra riferite risultanze evidenziano che il rapporto tra il trend delle risorse rigide e quelle effettive rimaste a disposizione dell’azione di governo e programmatica della Regione depone per il peso assolutamente rilevante delle prime e, conseguentemente, per la esiguita’ delle risorse libere”.

Una situazione che secondo Martorana “comporta rilevanti limiti sul grado di effettività possibile, alle condizioni date, degli obiettivi individuati negli atti di programmazione regionale, come pure sul grado di intensita’ e coerenza con i quali i medesimi possono essere in concreto perseguiti, anche nell’ipotesi ottimale in cui l’Amministrazione possa disporre – nel corso dei cicli di bilancio – delle risorse già destinate ed effettivamente riassegnate a seguito del rinnovato consenso ricevuto dall’Organo di indirizzo politico”.

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