Risposte concrete e immediate all’emergenza terremoto. Il tavolo convocato dall’assessore regionale all’agricoltura del Lazio, Carlo Hausmann, si è concluso con l’adozione di provvedimenti che, in gran parte, saranno operativi già dalla prossima settimana. “Il più importante – commenta David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio, presente ai lavori – è l’attivazione della misura numero 5 del Psr (Piano sviluppo rurale) nazionale per interventi nelle aree di crisi finalizzati al recupero della competitività produttiva”. Le aziende potranno ricevere contributi fino al 100% della spesa per la ricostruzione delle stalle danneggiate come per l’acquisto di mungitrici e macchinari per la raccolta del latte. “Contatteremo una ad una le nostre imprese agricole e zootecniche insediate nell’areale devastato dal terremoto – aggiunge Granieri – per raccogliere le loro segnalazioni e istruire le richieste di finanziamento a sostegno degli investimenti per ristrutturazioni aziendali e ammodernamento degli impianti produttivi”. Inoltre la Regione Lazio, condividendo l’impegno messo in campo dal ministro dell’agricoltura Maurizio Martina per garantire alle aziende la liquidità necessaria a fronteggiare l’emergenza, procederà a completare i pagamenti della annualità 2015 della Pac e all’anticipazione, entro il 15 settembre, dei titoli riferiti all’annualità 2016. L’attuazione delle misure annunciate sarà monitorata nel vertice fissato per l’8 settembre presso la Camera di Commercio di Rieti. La complessità operativa del piano post – terremoto illustrato da Hausmann coinvolge anche Arsial. L’Agenzia incontrerà martedì prossimo i rappresentanti del sistema bancario per individuare le forme di garanzia a fronte dei finanziamenti agevolati destinati alle aziende agricole danneggiate dal sisma. Al tavolo ci saranno anche i dirigenti di CreditAgri, il consorzio fidi della Coldiretti. “L’assessore ci ha dato le risposte che ci aspettavamo, quelle che assicurano al sistema produttivo agricolo il sostegno per ripartire con celerità. Nei prossimi incontri lavoreremo – conclude Granieri – anche alla definizione di misure per favorire la nascita di un nuovo modello culturale per la ripartenza del sistema economico locale di Amatrice, a partire dalla rimodulazione delle attività agrituristiche che, a nostro avviso, rappresentano la strada più breve e efficace per rilanciare sia l’economia agricola che quella turistica”.