Atac, da oggi in servizio i filobus di Tor Pagnotta

I mezzi saranno impiegati sulle linee 90 Express e 60 Express

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Da oggi Atac metterà in servizio quindici filobus acquistati nel 2009 da Roma Metropolitane per essere utilizzati sul Corridoio Laurentino, ma fermi nel deposito di Tor Pagnotta dall’inizio del 2016. I mezzi che andranno ad incrementare il parco delle vetture eco-sostenibili gestito da Atac furono oggetto di indagine per la presunta stecca di circa 800mila euro in cui fu coinvolto anche l’ex amministratore delegato di Eur spa Riccardo Mancini.

LE LINEE INTERESSATE

I filobus di costruzione BredaMenariniBus, modello Avancity Plus HTB, andranno a implementare il servizio elettrico offerto da Atac lungo la filovia che si sviluppa tra Porta Pia e Largo Labia. La disponibilità di questi veicoli, in particolare, consentirà di svolgere il servizio lungo la linea 90 express integralmente con mezzi elettrici dal lunedì alla domenica. Una parte di queste vetture, inoltre, verrà utilizzata nelle giornate feriali anche lungo la linea 60 express, attualmente esercita con sole vetture diesel, consentendo così una diminuzione dell’impatto ambientale.

I VANTAGGI DELL’USO DEI FILOBUS

Poter disporre dei filobus BMB consentirà ad Atac di utilizzare le vetture a gasolio prima impiegate sulle linee 90 e 60 express su altre linee, che quindi potranno godere di una maggiore regolarità.

LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MEZZI

Tutti dotati di trazione elettrica, i nuovi filobus possono essere alimentati sia tramite rete bifilare sia tramite motore diesel Euro 5. Le vetture sono lunghe 18 metri e possono trasportare un totale di 135 passeggeri con 28 posti a sedere. Tutti i mezzi sono stati sottoposti a pre-esercizio e successivo collaudo con i competenti organi ministeriali. Sono inoltre attrezzate per il trasporto disabili, con spazio per due carrozzelle, e dotate di pedane elettriche.

L’ATTACCO DELL’OPPOSIZIONE: “UNA MESSINSCENA”

«Oggi nel deposito di Tor Pagnotta si è dato corso ad una stravagante messinscena, fatta passare per una inaugurazione di non si bene cosa. Anziché accelerare i lavori di adeguamento del corridoio della mobilità della Laurentina si preferisce spostare i filobus da un luogo ad un altro con tanto di cerimonia che ricorda i fasti del passato regime che per mostrare efficienza militare spostava i propri carri armati da un luogo ad un altro». È il commento della consigliera capitolina del Pd Ilaria Piccolo. «Quei filobus – spiega Piccolo – sono fermi dal 2016 nel deposito di Tor Pagnotta in attesa del completamento dei lavori di adeguamento del corridoio Laurentino–Tor Pagnotta. Dopo essere stati acquistati nel 2009 da Roma Metropolitane per essere utilizzati appunto sul nuovo corridoio della mobilità sono dal 2016 sono in attesa di prendere servizio. Purtroppo da circa tre mesi la garanzia dei filobus è scaduta. Ciò significa che per qualsiasi difetto si dovrà provvedere in proprio con un aggravio di spese di manutenzione. Peraltro proprio in ragione dell’assistenza necessaria ai nuovi mezzi, nel deposito dove oggi la sindaca Raggi ha tenuto la conferenza stampa era stata allestita un’officina dedicata che è costata circa un milione di euro e non è mai stata utilizzata. Quindi ogni qualvolta si dovrà intervenire sulle quindici vetture dirottate oggi sulla Nomentana le stesse dovranno essere rispedite con rilevanti costi di trasporto nelle officine di Tor Pagnotta». «La giunta Raggi – ha concluso Piccolo – anziché trovare soluzioni logiche e inaugurare il prima possibile il nuovo corridoio della mobilità preferisce le farse e inaugura lo spostamento dei filobus».

E LE PREOCCUPAZIONI DI FEDERCONSUMATORI

La messa in servizio dei quindici filobus di Tor Pagnotta ha destato però non poché preccupazioni nella Fedeconsumatori Lazio che segnala come questi mezzi siano stati «dichiarati già da tempo “a rischio sicurezza” dai tecnici e dagli autisti stessi di Atac». Per la Federconsumatori si tratta di «una situazione insostenibile, una gestione scellerata dell’azienda, sottolineando i profili di rischio per la pubblica sicurezza».
QUI L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI NEL DETTAGLIO

 

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