Trasporti, Di Biase: «M5S incoerente, altro che Atac pubblica»

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“Il Concordato preventivo scelto da Atac è la non soluzione del M5S per il trasporto pubblico romano. Di fatto si congela così la situazione in Atac e non si fa un passo in avanti nella direzione né del risanamento, né del miglioramento del servizio di trasporto pubblico della città. Per i romani questa scelta rischia di determinare nuovi tagli. Il M5S chiarisca ai cittadini dove prenderà i 200 milioni di euro necessari per il concordato preventivo.

 

Tanto, infatti, costerà alle casse comunali il concordato di Atac: 120 milioni circa derivanti dalla svalutazione che potrebbe subire il credito vantato dal Comune nei confronti di Atac e 80 milioni dall’integrazione del contratto di servizio che la maggioranza intende portare presto in Aula. Oltre a sottolineare l’atteggiamento incoerente del M5S che da una parte porta i libri in tribunale, dall’altra intende affidare nuovi lavori a un’azienda per cui potrebbe profilarsi anche l’ipotesi del fallimento, siamo realmente preoccupati, come Partito Democratico, del futuro del servizio di trasporto pubblico della città per cittadini e lavoratori. Lo stato di salute dei conti dell’Amministrazione rischia di subire, poi, con questa scelta un ennesimo colpo, con tagli che influiranno su investimenti e qualità dei servizi. Il M5S ha fatto campagna elettorale dicendo che Atac sarebbe rimasta pubblica e alla prova dei fatti dimostra invece qual è il suo vero volto. Libri in tribunale e assenza totale di assunzione di responsabilità della politica”.

 

Così in una nota la capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, Michela Di Biase.

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