Rischia di rallentare con “tempi non definibili” la procedura adottata dal Campidoglio per superare l’emergenza casa, che prevede il passaggio dei nuclei familiari presenti nei residence (i cosiddetti Caat, Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea) al nuovo sistema Sassat (Servizio di Assistenza e Sostegno Socio Alloggiativo), così come previsto dalla delibera della giunta Raggi dello scorso 25 luglio relativa al “Piano Generale Assistenziale Alternativo ai Caat”. L’ufficio Caat, infatti, non ha ricevuto le unità lavorative supplementari richieste per esaminare le 1.298 domande pervenute dagli inquilini dei residence e si appresta dunque a lavorare la documentazione pervenuta “con le energie disponibili e nei tempi non definibili consentiti dalle ordinarie risorse umane a disposizione”.
Nonostante fosse previsto dalla stessa delibera del 25 luglio, e nonostante la responsabile del servizio Caat abbia segnalato lo scorso 28 novembre “la necessità di poter disporre straordinariamente di personale competente per almeno 6 unità, per non meno di 6 settimane lavorative”, “alla data del 31 dicembre 2017 – come si legge in una determinazione firmata ieri dal direttore del Dipartimento Politiche abitative Paolo Cesare Lops – non è giunta alcuna unità supplementare del personale richiesto”, cosicché “le istruttorie delle domande di accesso al Sassat dovranno essere lavorate con le energie disponibili e nei tempi non definibili consentiti dalle ordinarie risorse umane a disposizione”. Il Piano del Campidoglio prevede l’assegnazione di alloggi messi a disposizione dall’Amministrazione per un periodo non superiore a 24 mesi, in una prima fase, per quei nuclei attualmente inseriti nei Caat capitolini che per comprovati motivi non sono in condizioni di intraprendere percorsi di autonomia nel breve periodo e necessitano quindi di un supporto di tipo sociale, e una volta a regime dovrebbe essere esteso a tutti i cittadini non assegnatari di altre misure di sostengo all’abitare che si trovano in condizioni di fragilità. Secondo quanto annunciato dall’assessore alle Politiche sociali Laura Baldassare in commissione capitolina Trasparenza lo scorso 28 novembre, i Caat vanno chiusi entro il prossimo dicembre.