Si è da poco conclusa la riunione della VI Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità e Trasporti del Consiglio Regionale del Lazio, convocata dal presidente Fabio Refrigeri alla presenza delle concessionarie e dei gestori delle principali reti viarie regionali, compresi i tratti autostradali del Lazio.
Lo scopo era quello di acquisire approfondimenti in merito allo stato di conservazione e sicurezza dei viadotti e dei ponti dislocati sul territorio regionale. All’audizione sollecitata anche dai consiglieri regionali Orlando Tripodi, Antonio Aurigemma e Devid Porrello, oltre all’assessore ai Lavori pubblici e Tutela del territorio e Mobilità, Mauro Alessandri, hanno partecipato l’amministratore delegato Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, l’amministratore unico di Astral, Antonio Mallamo, l’amministratore delegato della Società Autostrada Tirrenica, Mario Bergamo e l’amministratore delegato della Strada dei Parchi, Cesare Ramadori.
Refrigeri ci ha confermato che questa non sarà l’unica riunione su questo tema perché, ci ha detto «la rete stradale del Lazio è gestita da vari soggetti per cui prossimamente convocheremo anche gli enti locali, Province e Comuni per integrare un piano che già la Regione ha fatto negli anni.»
Ce ne vuole accennare?
Occorre ricordare che nel programma con il Governo per i fondi di sviluppo e coesione, 1,2 miliardi sono in gran parte destinati proprio alle opere infrastrutturali, ovvero strade quali la Orte-Civitavecchia oltre la messa in sicurezza delle scuole e del territorio. Quindi era già stata fatta un’attenta opera di ricognizione. L’enquire di oggi è quindi partita dalle arterie a traffico più alto e con la maggiore presenza di viadotti. Ne è emerso che i controlli sono già in corso periodicamente e addirittura quotidianamente per alcune situazioni come ci ha assicurato Autostrade per L’Italia. Idem per i controlli ciclici di Astral che si è invece soffermata sul caso del Ponte della Scafa per il quale la consigliera Califano ha chiesto un focus specifico. Comunque entro fine mese il ponte riaprirà integralmente nei due sensi di circolazione, ma nel corso dell’incontro è anche emerso che Astral aveva già compiuto un accurato monitoraggio sulle strutture del ponte a maggio, quindi ben prima della tragedia di Genova.
Si è parlato anche del pedaggio sulla A24?
Anche in quel caso tutto dipende dalla concessione che da 3 anni ha le tariffe bloccate e che vede una sentenza del Tar che invece le sblocca. Come lei sa il presidente Zingaretti sta già lavorando per vedere quali agevolazioni siano applicabili in accordo con il Ministero. Ovviamente mi sono impegnato a convocare anche i sindaci interessati alla questione come quelli di Roma e Fiumicino per il ponte della Scafa con due focus differenti.
Qual è la valenza di queste riunioni della Commissione?
Secondo me sono molto importanti, in primo luogo perché viene legittimato il ruolo del Consiglio Regionale. E credo anche sia un metodo corretto nonostante la Regione su molte di queste arterie non abbia competenza, ma così possiamo controllare il livello di sicurezza per i nostri cittadini. L’obiettivo poi è quello di programmare insieme con tutti i soggetti interessati le esigenze immediate per poi determinare le capacità di spesa fra Governo e Regioni.
Ma tutto sommato è stato l’evento disastroso di Genova a sollecitare questa riunione.
Certo, l’ho anche citato accogliendo la proposta dei consiglieri Aurigemma, Tripodi e Porrello, tuttavia debbo dire che questa riunione ha segnato una evoluzione importante non solo per capire quali erano le potenziali criticità come ci aveva peraltro invitato a fare anche il Ministro, ma anche la disponibilità a lavorare immediatamente su un percorso il più possibile concertato.
Giuliano Longo