Un pomeriggio perfetto per la Lazio di Simone Inzaghi che stende 2-1 il Sassuolo, supera il Napoli e avvicina il secondo posto della Roma, ora lontano solo due punti. Un primo tempo bloccato si chiude a reti inviolate, mentre l’avvio della ripresa è spumeggiante. Al 50′ azione personale di Keita che mette al centro un pallone che sbatte su Lulic e si insacca. Il Sassuolo accusa il colpo e al 55′ Immobile sfrutta al meglio la sponda di Radu e realizza la sua nona rete in undici giornate.
Le aquile tirano il fiato e il Sassuolo ne approfitta con Defrel che in diagonale beffa Marchetti. La gara si fa equilibrata con entrambe le squadre che appaiono affaticate dopo il turno infrasettimanale. Nel recupero Ragusa ha la palla buona, ma il suo tiro finisce sul fondo. Inzaghi può esultare per il successo e per il ritorno in campo di Biglia che entra nella ripresa e si candida per tornare dal primo minuto sabato sera al San Paolo.
Le pagelle biancocelesti:
MARCHETTI 6.5 – È decisivo subito dopo 30 secondi, quando si supera per mettere in angolo una rasoiata di Defrel. Bravo su Sensi e Politano nella prima frazione, non può nulla su Defrel nella ripresa.
BASTA 6.5 – Torna titolare e a lunghi tratti è tra i migliori. Nel finale si distrae e si fa anticipare da Ragusa che però sbaglia la conclusione a colpo sicuro. Il serbo sta tornando sui suoi livelli.
WALLACE 7 – Di testa non ce n’è per nessuno. L’ex Monaco è in continua crescita e continua a inanellare prestazioni positive. Sfiora anche il gol, ma è troppo poco cattivo al momento della conclusione.
HOEDT 6.5 – Ancora bene il giovane olandesino che si sta affermando di partita in partita. Bravo anche nella costruzione del gioco con quel sinistro morbido e precisissimo, un altro giocatore rispetto alla scorsa stagione.
RADU 6.5 – Spinge meno di Basta, ma in difesa è sempre attento. Va vicino al gol con una conclusione mancina dalla distanza che costringe Consigli al miracolo. Suo l’assist per il raddoppio di Immobile.
MILINKOVIC SAVIC 6 – Torna titolare dopo l’affaticamento muscolare, ma si vede che è ancora appannato. Fisicamente non ha eguali, ma gli manca un po’ il ritmo partita. Lascia il campo completamente senza energie. Dall’83’ MURGIA sv
PAROLO 6 – Torna regista, ma non è brillantissimo in fase di costruzione. Meglio quando deve riconquistare il pallone e lotta su ogni palla. Con Biglia torna mezzala e la situazione migliora, nel finale determinante con due chiusure in scivolata.
LULIC 7 – Sbaglia tanto, ma al 50′ si trova al posto giusto nel momento giusto e la sua zampata sblocca il match. Da lì in poi la sua partita cambia così come il suo ruolo, avanzato per l’uscita dal campo di Keita. È un jolly e Inzaghi non rinuncerebbe mai al suo Senad.
FELIPE ANDERSON 7.5 – Gli manca solo il gol. È il migliore anche oggi è quando si accende tutta la squadra lo segue. Le sue accelerazioni lasciano senza fiato e gambe le difese avversarie. Il brasiliano sta tornando ad esprimersi sui livelli di due stagioni fa.
IMMOBILE 7.5 – Nove gol in undici partite sono numeri strepitosi per un attaccante. Ciro non era mai partito così forte e non ha intenzione di fermarsi. Generoso, corre e si allarga per aiutare i compagni. Sfrutta Al meglio la sponda di Radu per freddare consigli con un bolide di destro. Dall’85’ DJORDJEVIC SV
KEITA 6.5 – Il primo gol è praticamente suo. Insieme a Felipe Anderson mette a dura prova la retroguardia ospite. Il senegalese ha un talento incredibile e la LaIo farebbe bene a cautelarsi in vista della sua assenza per la Coppa D’Africa. Dal 60′ BIGLIA 6 – Meriterebbe un’insufficienza per la sua prestazione, ma dopo più di un mese lontano dai campi la prova dell’argentino non è da bocciare. Rientrato a tempo di record dal problema al polpaccio, il Principito sbaglia qualche passaggio di troppo per i suoi canoni. Si candida a partire titolare sabato a Napoli.
INZAGHI 7 – Abbandonato il 3-5-2 la sua Lazio ha iniziato a volare. Quarto posto in solitaria a un punto dal Milan e a due dalla Roma. Non vuole porre limiti ai suoi ragazzi e ora anche l’infermeria inizia a svuotarsi. I biancocelesti puntano all’Europa League, ma se le altre dovessero continuare a zoppicare sognare un posto in Champions non appare così impossibile.
Antoniomaria Pietoso
