C’è ancora terrore per la scossa di magnitudo 6.5 in Umbria, epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera avvenuta questa mattina alle 7.41. Il terremoto è stato a 10 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia. Controlli anche nella capitale. Secondo quanto si è appreso, sono state centinaia le telefonate arrivate ai vigili del fuoco. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città Chiusa anche la metro per delle verifiche. Attualmente non si registrano vittime.
Enzo Boschi, il più noto sismologo italiano, ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, fa il punto con l’Adnkronos: “Cosa accade? A partire dalle scosse del passato del segmento appenninico, da quella dell’Aquila del 2009 e quelle prima in Umbria e Marche nel 1997 e 1998 – spiega Boschi – si è attivato questo segmento che scarica energia immagazzinata per secoli. Questo zone erano rimaste tranquille per almeno un paio di secoli e ora si sono attivate e cercano di stabilizzarsi. Spieghiamo: la Terra, il nostro pianeta è altamente dinamico e alcune zone con questi movimenti si deformano – aggiunge Boschi – le rocce vengono deformate fino anche a spezzarsi e a liberare questa energia che si trasforma in onde meccaniche, in onde sismiche. Poi si stabilizzerà. Ci saranno sicuramente scosse di assestamento, come accade quando ci sono terremoti di così forte intensità – conclude Boschi – e dureranno a lungo, molto a lungo”.