di ALBERTO SAVA
Approvato il Piano di emergenze comunale, ora deve nascere una sorta di task force in caso di calamità naturali. «È stato indubbiamente un lavoro impegnativo – dichiara il delegato alla Protezione civile Massimiliano Calvo – che ha richiesto numerosi passaggi nei diversi uffici comunali coinvolti. Il dissesto idrogeologico è il primo problema di Santa Marinella che è attraversata da diversi corsi d’acqua e dove, nel tempo, si è costruito troppo e molto spesso con criteri certamente discutibili. Oggi, a distanza di tanti anni, secondo le normative vigenti, dovevamo attenerci a disposizioni ben precise che hanno ritardato, di fatto, la stesura del Piano, senza contare che le difficoltà derivano anche dalla conformazione del territorio, dalla sua estensione di 22 chilometri di lunghezza e dalle direttrici che attraversano il centro abitato, Aurelia, ferrovia e autostrada, che creano un tappo artificiale a regolare deflusso delle acque verso il mare». «Nonostante ciò – aggiunge Calvo – attenendoci alle nuove direttive per tutti i Comuni italiani ci siamo datati di un Pec adeguato a tutelare la sicurezza dei nostri concittadini in caso di calamità. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati redige il Piano».
«C’è indubbiamente grande soddisfazione – ha commentato il sindaco Bacheca – poiché siamo consapevoli di aver fatto un buon lavoro, anche se questo ha comportato un oggettivo ritardo. Ma quando si parla della sicurezza dei cittadini e della prevenzione del territorio, non possiamo permetterci di fare errori che potrebbero rivelarsi fatali in caso di calamità naturali. Ogni ruolo è stato definitivo, così come i luoghi e le strutture che dovranno essere utilizzate in caso di intervento. Il Piano verrà a breve presentato ufficialmente alla cittadinanza poiché tutti i cittadini sappiano come comportarsi in caso di necessità».
L’articolo in versione integrale sul Giornale della provincia di sabato 10 dicembre 2016