Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sugli attacchi rivolti dal Movimento Cinque Stelle alla stampa: “Io faccio il giornalista, adesso in aspettativa, ho iniziato a farlo quando avevo 20 anni. so che purtroppo la stampa italiana è tra le meno libere, le meno attente e le più asservite, so anche però che parlare di giornalisti killer e fare le liste di proscrizione è una cosa di una tristezza e di una pericolosità assoluta. Anche io contesto la disinformazione ma provo a combatterla con proposte ed idee, i Cinque Stelle stanno alzando il tono per coprire il disastro totale che stanno combinando su Roma, una città non amministrata, tra inchieste, litigi, intercettazioni e dimissioni. Dai Cinque Stelle a Roma mi sarei aspettato un qualcosa di completamente diverso, non è colpa dei giornalisti brutti e cattivi, lì evidentemente c’è un sindaco che non è capace, circondata da una squadra di incapaci“.
Queste le parole di Salvini sulle divisioni all’interno del Pd: “Le beghe delle correnti del Pd stanno tenendo e terranno fermo il Paese per mesi. Il parlamento non potrà fare niente e il governo non potrà fare niente perché in mezzo a queste beghe c’è un paese bloccato e intanto ogni giorno chiudono 150 negozi e imprese. Io spero che si voti a giugno, poi vinca chi vinca, ma si deve votare a giugno, pensate veramente che l’Italia possa trascinarsi per un anno con un congresso eterno del Pd, con un governo che non si sa chi sostiene? Sono incredulo. Questo congresso eterno del partito democratico condanna a morte gli italiani”.
Sulle correnti all’interno della Lega: “Abbiamo tanti difetti ma non correnti strutturate e organizzate. Bossi mi dice cosa ci vai a fare a Roma, cosa ci vai a fare al Sud, stattene solo a Milano, io gli rispondo che la storia, l’economia e il buonsenso ci dicono che la battaglia è nazionale, punto. Non c’è una corrente dei bossiani e dei salviniani”.
Salvini conferma che sarà a Napoli: “Sabato 11 marzo sarò al teatro Mediterraneo e il teatro è già quasi pieno, con un mese di anticipo. In passato siamo sempre stati lontano da certi problemi e invece se ci sono problemi in Campania o in Calabria il problema è nazionale. Combattere seriamente la Camorra, la malavita, la disoccupazione e dare una speranza di futuro ai giovani è mio dovere. Quando vado all’estero, poi, trovo un sacco di professori, di ricercatori e di ragazzi che fanno la fortuna di varie aziende in giro per il mondo perché in Italia non trovano spazio”.
Salvini sulla telefonata tra Renzi e Trump favorita da Briatore: “Se qualcuno ha tifato per la Clinton e per la squadra avversaria fino a ieri Trump sicuramente se lo ricorda. Spero e conto di non aver bisogno del buon Briatore come mediatore per ragionare con Trump”.
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