E’ stata posta la prima pietra della Chiesa di Santa Caterina da Siena della Castagnetta. A farlo sono stati questa mattina il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, il vescovo della Diocesi di Albano, Marcello Semeraro e il parroco don Paolo. Si tratta della costruzione del nuovo edificio – possibile grazie a fondi della stessa comunità parrocchiale – che porterà di fatto alla creazione del nuovo tempio e della nuova area per l’oratorio. “La prima pietra di una Chiesa è cosa sempre un po’ speciale – ha spiegato il sindaco – Non è un’opera pubblica ‘ordinaria’, ma è il segno di come un insieme di persone e di famiglie, si fanno comunità. Qui la comunità di Castagnetta, che viveva nel vecchio locale, ha sempre dimostrato particolare reattività. Gli spazi, però, non erano idonei per creare quel fuoco di pensieri, di emozioni, di riflessioni proprio di una comunità ecclesiale. Vado particolarmente orgoglioso del fatto che questa posa della prima pietra è una delle cerimonie che sta chiudendo il mio mandato”. Il sindaco nel suo intervento ha ringraziato il vescovo Semeraro e ha ricordato le diverse attività che hanno contraddistinto la collaborazione tra la Diocesi e il Comune in questi cinque anni: lo spostamento nel centro storico dei fedeli della ‘tensostruttura’ nella Chiesa di San Pietro tutta restaurata, la nuova Chiesa di San Lorenzo – con i suoi spazi oratoriali – e la creazione – grazie alla Diocesi stessa – della Chiesa ortodossa di Santa Cecilia. Il Comune di recente, inoltre, ha deliberato di Consiglio comunale un atto che permetterà la realizzazione della nuova Chiesa di San Gaetano da Thiene, a Nuova Florida. “C’è qualcosa però di cui vado particolarmente orgoglioso, e che è merito della cura che la Diocesi ha dimostrato in questi anni: il ritorno dell’Opera Mater Dei in questo territorio. Le ‘signorine’, come si sono chiamate per decenni ad Ardea, sono tornate ad aiutare la comunità in modo straordinario”, ha continuato il sindaco che si è complimentato anche con i cittadini che da anni stanno lavorando per la realizzazione della nuova Chiesa e con il parroco don Paolo. Tutto iniziò con Miriam Sigismondi che nel 1985 avviò le prime richieste. Questo lavoro è proseguito negli anni con diversi altri cittadini, come Fabrizio Cremonini, che negli ultimi periodi si impegnò per concludere gli iter burocratici per l’approvazione.
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