A Roma aumenta il costo del caffè al bar

Codacons: invito illecito, presenteremo un esposto

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Da domani il caffè per i romani sarà più amaro. Il direttivo dell’Aeper, Associazione esercenti pubblici esercizi di Roma, presieduto da Claudio Pica, ha infatti deciso per “un aumento graduale del prezzo della tazzina del caffè, compreso tra i 10 ed i 20 centesimi di euro”.

PREZZO DEL CAFFÈ: I MOTIVI DELL’AUMENTO

“I dirigenti dell’associazione e i propri funzionari commerciali – ha spiegato Pica – inizieranno da oggi a sottoporre questa decisione a tutti i pubblici esercizi che dovrebbe venire adottata nel corso di questi mesi e concludersi dopo l’estate”. Il motivo? Gli aumenti che, secondo Pica, i pubblici esercenti avrebbero subito negli ultimi 10 anni, “come ad esempio l’acqua del 150%, l’energia del 170% oppure le occupazioni del suolo pubblico del 200%”. E che, evidentemente, hanno deciso di far scontare d’ora in poi ai clienti romani.

LA REAZIONE DEL CODACONS: “PRESENTEREMO UN ESPOSTO”

“Speriamo vivamente sia uno scherzo – ha tuonato il Codacons –, perché se così non fosse l’invito ad aumentare i prezzi del caffè rivolto dall’Associazione Esercenti Pubblici Esercizi di Roma rappresenterebbe un grave illecito sanzionabile nelle opportune sedi”. “Presenteremo domani un esposto all’Antitrust chiedendo di aprire un procedimento contro l’Associazione ai fini di una sanzione esemplare, e alla Procura di Roma affinché accerti la fattispecie di aggiotaggio” ha annunciato Carlo Rienzi, presidente dell’associazione a difesa dei consumatori. “L’invito agli esercenti ad alzare i listini – ha proseguito – rappresenta una palese violazione delle leggi vigenti e delle regole sulla concorrenza, perché le norme vietano in modo categorico accordi per incrementare in egual misura e contemporaneamente i prezzi al dettaglio”. “Non si capisce poi – ha concluso Rienzi – perché debbano essere i consumatori a pagare le spese di ristrutturazione dei locali e la formazione del personale, una richiesta folle che non sta né in cielo né in terra. A partire da domani effettueremo controlli in tutti i bar della capitale, e in caso di aumenti dei prezzi del caffè denunceremo alla Guardia di Finanza gli esercenti chiedendo provvedimenti duri compresa la chiusura dei locali”.

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