“Si sono compiute le operazioni di sgombero di un immobile di due piani, costruito su area pubblica abusivamente e colpito da un esecuzione di sentenza di demolizione emessa dalla Procura della Repubblica di Velletri.
L’immobile era stato dal proprietario adibito a struttura ricettiva e non quindi abitato per necessità dalla famiglia costruttrice. Fin troppo sensibile alle esigenze delle persone comunque ‘ospitate’ all’interno dell’immobile, il Sindaco di Artena Felicetto Angelini, che ha comunque garantito agli occupanti (una famiglia romena) una soluzione alloggiativa di sei mesi, in altra struttura, sebbene gli stessi, nemmeno risultino essere residenti all’interno del Comune”. Così in una nota il Comitato Equi Diritti.
“Un plauso al Sindaco ed all’intera municipalità del Comune di Artena, che facendosi carico delle esigenze abitative di cittadini non residenti, ha ancora una volta dimostrato una sensibilità ed attenzione ai problemi sociali, degna di un primo cittadino – afferma il presidente del Comitato Cristina Milani – Per quel che riguarda le procedure di demolizione di opere realizzate abusivamente, Equi Diritti sin dal primo giorno non ha mai ritenuti degni di tutela gli interessi dell’edilizia speculativa, lottando solo ed esclusivamente per la salvaguardia delle famiglie costrette a realizzare abusi di necessità, spesso proprio a causa delle inefficienze della amministrazioni, I cui piani regolatori sono fermi da mezzo secolo. Quando sollecitiamo le istituzioni a disinnescare una bomba sociale che riguarderebbe in tutta Italia oltre 1.000.000 di persone ci riferiamo ai problemi quotidiani di povere famiglie e non certo alla regolarizzazione dell’edilizia speculativa”.