Migranti, Casapound contenta di Virginia Raggi: “La pensa come noi”

Di Stefano è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus

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casapound di iorio Virginia Raggi

A distanza di un giorno dalla sua netta presa di posizione contro l’arrivo di nuovi migranti a Roma, la sindaca Virginia Raggi riceve l’inaspettato (ma non troppo) plauso di CasaPound. Simone Di Stefano, vicepresidente del partito di estrema destra, ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha infatti espresso pubblico apprezzamento per la lettera inviata al prefetto Paolo Basilone con cui Virginia Raggi aveva chiesto “una moratoria sui nuovi arrivi”.

DI STEFANO SU VIRGINIA RAGGI E IL MOVIMENTO CINQUE STELLE

“Dopo i risultati elettorali – ha spiegato Di Stefano alla trasmissione Ecg con Arduini e Di Ciancio – hanno iniziato a prendere una deriva che assomiglia al nostro programma. Soprattutto a Roma, siamo contenti che Virginia Raggi abbia annunciato delle prese di posizioni che sono uguali alle nostre. Anche se alla fine siamo certi che non farà nulla di concreto. Non ci fidiamo più del Movimento Cinque Stelle, ma CasaPound applaude comunque all’intervento di Virginia Raggi, ben sapendo che non se ne farà nulla perché il Movimento è un’accozzaglia di comunisti mancati”.

“PRESTO ARRIVEREMO IN PARLAMENTO E FAREMO VOLARE SEDIE E SCHIAFFONI A QUALCHE MINISTRO”

Di Stefano ha poi commentato i recenti risultati elettorali di CasaPound: “Siamo euforici per questi risultati. Speriamo che convincano Salvini a mollare definitivamente Berlusconi e a venire con noi, anche se siamo ben contenti di andare avanti da soli. L”effetto Moric? Lei è una persona conosciuta, è una persona inserita in un determinato contesto, il fatto che abbia preso una posizione così decisa nei nostri confronti è utile. Succederà, prima o poi, che qualcuno dei nostri quando arriveremo in Parlamento si alzerà per dare qualche schiaffone a un Ministro. Ci sono delle questioni che quando si discutono in Parlamento non si possono contestare con i cartelloni e poi andando a mangiare un tramezzino tutti insieme. Ci sono delle cose per cui in Parlamento devono volare le sedie. Deve essere una cosa di cui si parla in tutto il mondo. Ci arriveremo presto, quando succederà non potranno più ignorarci. Noi fascisti? Non nascondiamo le nostre radici ideologiche, guardiamo al futuro, agiamo nella politica con le leggi italiane ma ci sentiamo gli eredi di un certo progetto politico. Il nemico comunque non sono i comunisti, ma l’Unione Europea, chi odia la Nazione e la sua identità”.

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