Siccità, Acea: «A settembre acqua insufficiente per Roma»

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“Siamo di fronte a una stagione straordinariamente siccitosa, la rete dei pluviografi gestita da Acea nel Comune di Roma ha dimostrato che le precipitazioni dall’inizio dell’anno a oggi sono state inferiori di oltre il 50% rispetto alle precipitazioni storiche. Questo ha comportato una riduzione molto significativa di alcune delle principali fonti di approvvigionamento idropotabile a servizio della citta’ di Roma e Fiumicino”. E’ Paolo Saccani, presidente di Acea Ato 2, a spiegarlo ai microfoni di “Uno Mattina”. “A cio’ – ricorda Saccani – si e’ aggiunta la limitazione imposta dall’Autorita’ preposta ai prelievi dal lago di Bracciano. Il combinato disposto di queste situazioni ha fatto si’ che, per il mese di settembre, la quantita’ di acqua a disposizione di Acea Ato 2 e’ insufficiente per far fronte al bisogno idropotabile della capitale”. Sarebbe stato possibile prevedere e anticipare l’emergenza?: “La limitazione ai prelievi del lago di Bracciano e’ di fine luglio – risponde il presidente dell’azienda -. Se avessimo a disposizione questa fonte l’emergenza non ci sarebbe. E’ stata imposta una limitazione a cui noi, comunque, ci atteniamo strettamente”. Quanto agli allacci abusivi scoperti proprio a Bracciano, Saccani parla di “dato significativo. Il problema non e’ solo Acea: noi abbiamo interrotto i prelievi dal lago a partire dal 12 agosto, in questo momento stiamo derivando zero litri dal lago e, nonostante cio’, il livello continua a scendere. Per effetto dell’evaporazione, ma credo che l’indagine dei Carabinieri sia significativa da questo punto di vista”.

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